Lontano dal mondo, al centro delle cose.
Oggi terza ed ultima tappa del Blog Tour organizzato per il libro di Francesca Lancini edito LA VITA FELICE.
Terza tappa: ambientazione,
contesto e come questo influisce nella storia.
Il mondo del tennis è una delle
ambientazioni principali del romanzo che, sotto forma di flashback, torna a far
visita ai protagonisti.
Il cancello del circolo alle porte di
Crema che Giulio ed Emma varcavano alle otto di ogni mattina. I pranzi in una
stanza senza televisore, su un tavolo da ping pong al centro del quale la
moglie del guardiano ammassava piatti di plastica stracolmi di patate bollite,
affogate in un olio di scarsa qualità. I balzi in salita sulla gradinata di
uno stadio deserto. Le lunghe giornate di allenamento: scatti, allunghi,
spostamenti e cestini colmi di palline da colpire con controllata violenza.
L’aria gelida delle mattine d’inverno, il pallone pressostatico dal quale era proibito
uscire, i muscoli intrisi di acido lattico. Non si poteva indugiare nemmeno
sotto il getto d’acqua calda della doccia, perché incombeva la cena, alle
diciotto in punto. Alle diciannove cominciavano le lezioni della scuola
superiore. Su banchi traballanti, davanti a professori svogliati e al fianco di
compagni che lavoravano nelle fabbriche di periferia, era inevitabile chiedersi
quale fosse l’unica consolazione. La risposta, per Giulio, risiedeva accanto al
suo banco, al di là di una porta che divideva due aule. Giulio appoggiava la
fronte al legno ruvido, avvicinava l’occhio a una fessura e trascorreva il
tempo della lezione a osservare Emma. Il gomito piantato sul banco, la mano a
sorreggere il mento e le palpebre in guerra contro l’istinto di lasciarsi
vincere dal sonno.
Il passato influisce sul presente, in
una Milano della quale Giulio conosce la geometria rassicurante delle sue
frequentazioni: il bar dove incontra con Carlo, accanto alla casa editrice, i
giardini dove correva con Emma - la tennista - dopo le lezioni di psicologia
del mercoledì, l'ospedale dove è nata la figlia, il locale dove, anni dopo
avrebbe incontrato Emma, la moglie. Milano sarà anche il luogo delle
folgorazioni: quando Emma busserà alla sua porta in un agosto bollente, quando
la moglie Emma, in Piazza Duca D'Aosta gli rivelerà la verità.
E infine l'inizio di tutto: una piazza
deserta di un paese ligure. La notte che incombe, il silenzio dei vicoli, lo
sciabordio delle onde e un uomo, di fronte a una donna, che attende soltanto di
cancellare quei tredici anni di silenzio e ricominciare tutto da capo.