lunedì 30 ottobre 2023

Blog Tour "Erba d'annata" di Aldo PAGANO edito Piemme. Terza tappa.

 Blog Tour "Erba d'annata" di Aldo PAGANO edito Piemme.


Erba d’annata, cosa vorrei comunicare

 


Nei miei gialli l’indagine è uno stratagemma per osservare di volta in volta alcuni fenomeni sociali. Nei romanzi precedenti, dunque, ho scritto di morti ammazzati per parlare di eutanasia, di razzismo, di covid, di omofobia, di crisi della famiglia tradizionale, di trent’anni di storia politica italiana intrecciata alla criminalità organizzata; ma anche di amore, amicizia, nuovi modelli di famiglia, odio sociale e senso di frustrazione crescente.

In Erba d’Annata il tema centrale è l’adolescenza e il conflitto fra genitori e figli, due mondi che dovrebbero integrarsi e invece parlano lingue diverse e guardano a orizzonti lontanissimi, uno che sta lasciando un disastro puntando al proprio piccolo interesse particolare e l’altro che finalmente torna a pensare sociale immaginando un futuro di condivisione tutto da costruire. Non è così semplice, è ovvio, ma è proprio osservando questo conflitto che ho cominciato a scrivere la mia storia, leggendo tantissimo e intervistando più volte decine di ragazzi sparsi in Italia. Il quadro che ne è uscito è quello di tutta una società in generale, quella occidentale, in piena crisi sistemica. Una crisi che produce ansia, disagio. Depressione.

 

domenica 22 ottobre 2023

Blog Tour 2 TAPPA "Erba d'annata" di ALDO Pagano Edizione Piemme.

 Blog Tour 2 TAPPA  "Erba d'annata" di ALDO Pagano Edizione Piemme. 



Erba d’annata, psicologia e personaggi

La realtà si genera per contrasti e per incontri fra contrasti, integrazione di contrasti. Noi stessi siamo il risultato di contrasti. Siamo specchi rotti che riflettono tutte le contraddizioni che osserviamo e che inevitabilmente, e per fortuna, rappresentano il fertile caos che abbiamo dentro. Elimina quel caos, naufraghi nella calma piatta della noia mortale.

Tutto ciò per dire che anche i personaggi dei miei romanzi e le dinamiche che si sviluppano fra loro ripropongono questa realtà delle cose.

Prendiamo Emma Bonsanti e Michele Lorusso, per esempio, i protagonisti seriali. Sono diversi fra loro. Molto diversi. E non solo perché lei è donna e lui uomo, né perché lei è alta e lui basso. No, c’è molto altro. Lei è una magistrata milanese cinquantenne trapiantata a Bari, di sinistra, dura e pesante; lui, un poliziotto barese ultrasessantenne che non si è mai mosso dalla città, di destra, estroverso e leggero. Leggono il mondo in maniera opposta, dunque, e forse potrebbero detestarsi. Eppure lavorano assieme da anni, si completano a vicenda e sono diventati complici delle reciproche debolezze. Anche in questa indagine, la morte di un ragazzo della Bari bene precipitato dal tetto del capannone teatro di un rave party, l’intuito dovrà mescolarsi alle loro fragilità per scavare a fondo fra i segreti e gli istinti inconfessabili della borghesia cittadina.

lunedì 16 ottobre 2023

Oggi prima tappa del blog tour dedicato al libro di Aldo Pagano: Un indagine di Emma Bonsanti "ERBA D'ANNATA".

Oggi prima tappa del blog tour dedicato al libro di Aldo Pagano: Un indagine di Emma Bonsanti  "ERBA D'ANNATA". 


Sinossi
 
 


 

Zona industriale di Bari, lunedì mattina, metà dicembre.

Fa un freddo cane e tira una gran tramontana quando il sostituto procuratore Emma Bonsanti arriva sul luogo, un capannone dismesso, dove è stato segnalato il cadavere di un ragazzo della Bari bene.

La vittima, la informa il sovrintendente capo della polizia Michele Lorusso, è Giorgio De Santis: ventiduenne, studente in legge, praticante notaio e figlio di noti ristoratori locali.

Il corpo di De Santis è sotto il colmo del tetto e, secondo Catalano, il medico legale, le fratture multiple riscontrate sono state provocate dall’impatto a terra dopo un volo di una decina di metri da una delle falde. Disgrazia, suicidio, omicidio: Catalano non esclude nessuna ipotesi. Spetta a Emma accertare la verità. Partendo da una notizia. Quella notte nel capannone si è svolto un rave party.

Sara Bellomo è un’amica di Giorgio, una grande amica. Era presente al rave, è stata lei a chiamare i soccorsi. È scossa, molto scossa, e parla di un ragazzo profondo e scontroso, che lei conosceva da quando sono nati dato che sono figli di genitori che si frequentano dai tempi del liceo – lo stesso in cui andava pure Emma –, loro e altri ancora, a costituire due gruppi storici di amici: quello degli adulti e quello dei ragazzi. Sara, che sta per laurearsi in psicologia, riferisce della depressione leggera di cui soffriva Giorgio a causa della morte, molti anni prima, di suo fratello Marco per un male inguaribile. Era soggetto a frequenti up e down ma nell’ultimo periodo era peggiorato; Sara aveva cercato di saperne di più ma avevano finito col litigare. A proposito di litigi: Giorgio era uno che non se le teneva, diciamo, che aveva numerosi scontri con gli amici, con i genitori, con persone incontrate casualmente ma Sara esclude che qualcuno possa averlo ucciso. Teme che si sia suicidato, piuttosto, e questo non se lo perdonerebbe mai.

Anche Emma Bonsanti attraversa un periodo di fragilità. Senso di solitudine, di vuoto, di inutilità. Non capisce da dove derivi, vuole solo stare per conto suo e non fare niente. Forse non crede più nel suo lavoro, la ricerca di una verità giudiziaria fine a se stessa. Forse. Forse vuole cambiare il corso della storia che vive con lo scrittore Edoardo Bruni il quale, tuttavia, è sposato con Valeria; all’inizio a Emma andava bene, ora non più. Forse. O forse non ha ancora elaborato la morte di Roberto Carulli, sette anni prima, la morte dell’unico uomo che abbia sicuramente amato, una morte su cui lei ha indagato scoprendo i responsabili ma senza riuscire a ottenerne la condanna. Forse.

Di certo c’è il fatto che Emma non ha nessuna voglia di indagare sulla fine di Giorgio De Santis, una fine che ha tutta l’aria di essere un suicidio, come sostengono i testimoni ascoltati.

Solo Lorusso, che pure la pensa come Emma, affronta l’inchiesta con l’idea di scartare ogni altra ipotesi prima di archiviarla. E in effetti qualcosa appura. Tipo che Sara Bellomo, proprio la sera del rave, aveva cercato di picchiare Giorgio. E non basta: Giorgio forse meditava di mandare all’aria il matrimonio con la sua ragazza, Ambra Signorile, che su quel matrimonio puntava assai. E non basta: grazie a Lorusso salta fuori che Giorgio coltivava marijuana, ottima Apulia silver haze, e da un po’ la spacciava pure e lo faceva con Ambra. E non basta ancora perché Giorgio vendeva la sua erba al quartiere Umbertino, palcoscenico delle serate della Bari bene pieno di locali e territorio dei Catacchio i quali, qualche mese prima, pestano di brutto il ragazzo e lo minacciano di morte se lo beccano ancora a spacciare a casa loro. E poi, per quanto possa valere, c’è la testimonianza di questo tizio presente al rave, u Flippàte, che sostiene di aver visto qualcuno fuggire dal luogo dove sarà trovato il corpo di Giorgio.

Niente di certo, Emma resta dell’idea che sia stato un suicidio, ma abbastanza per far tornare operativo il sostituto procuratore Bonsanti.

La quale, però, nel frattempo è incappata in un’altra inchiesta, un’inchiesta del tutto privata. Lorusso scopre che il rave in cui è morto Giorgio De Santis è stato organizzato dal centro sociale Kaos ed Emma ha un po’ di vecchi amici in quel posto. Vuole proteggerli, vuole insabbiare quella parte dell’inchiesta perché secondo lei se Giorgio è morto la colpa non è sicuramente degli organizzatori. E quindi incontra Scintilla Matrone, una sociologa che del Kaos è fondatrice, per parlarle. Il punto è che anche la sociologa ha qualcosa da dirle e le racconta che durante i lavori a casa sua Scintilla ha trovato un vecchio telefonino e quel telefonino era proprio di Roberto Carulli, grande amico di Scintilla.

Ora, lo abbiamo detto, Emma ha indagato sulla morte di Roberto. Ha consultato i tabulati, conosce ogni singola telefonata che lui aveva fatto dai suoi cellulari. E ha scoperto tante cose della vita segreta del suo Roberto.

Be’, pare che non abbia ancora scoperto tutto.

E intanto, a proposito di tabulati telefonici, arrivano quelli del cellulare di Giorgio De Santis. Giorgio era praticante notaio, lo sappiamo, e perciò ci sta che risultino diverse chiamate con Alberto Lepore, notaio che fa parte del gruppo storico degli adulti, tanto vicino ai De Santis che per Giorgio è zio Alberto. Quello che è strano è il numero di telefonate e messaggini con Lucia, la moglie di Alberto. Zia Lucia, per Giorgio.


Aldo Pagano

Nato a Palermo nel 1966, ha vissuto a lungo a Roma, Bari, Milano, Como. Ex giornalista ed ex sommelier, fra le tante altre cose che ha fatto gli piace ricordare gli anni nelle pubbliche relazioni e il lancio di un fichissimo chiosco da spiaggia.
La protagonista di Motivi di famiglia, il pubblico ministero Emma Bonsanti, è apparsa anche nel suo primo romanzo, La trappola dei ricordi, pubblicato nel 2015 da Todaro e in corso di ripubblicazione per Piemme.

martedì 27 giugno 2023

Lontano dal mondo, al centro delle cose di Francesca Lancini edito LA VITA FELICE. (3 TAPPA BLOG TOUR)

 Lontano dal mondo, al centro delle cose.

Oggi terza ed ultima tappa del Blog Tour organizzato per il libro di Francesca Lancini edito LA VITA FELICE.




Terza tappa: ambientazione, contesto e come questo influisce nella storia.

 

Il mondo del tennis è una delle ambientazioni principali del romanzo che, sotto forma di flashback, torna a far visita ai protagonisti.

Il cancello del circolo alle porte di Crema che Giulio ed Emma varcavano alle otto di ogni mattina. I pranzi in una stanza senza televisore, su un tavolo da ping pong al centro del quale la moglie del guardiano ammassava piatti di plastica stracolmi di patate bollite, affogate in un olio di scarsa qualità. I balzi in salita sulla gradinata di uno stadio deserto. Le lunghe giornate di allenamento: scatti, allunghi, spostamenti e cestini colmi di palline da colpire con controllata violenza. L’aria gelida delle mattine d’inverno, il pallone pressostatico dal quale era proibito uscire, i muscoli intrisi di acido lattico. Non si poteva indugiare nemmeno sotto il getto d’acqua calda della doccia, perché incombeva la cena, alle diciotto in punto. Alle diciannove cominciavano le lezioni della scuola superiore. Su banchi traballanti, davanti a professori svogliati e al fianco di compagni che lavoravano nelle fabbriche di periferia, era inevitabile chiedersi quale fosse l’unica consolazione. La risposta, per Giulio, risiedeva accanto al suo banco, al di là di una porta che divideva due aule. Giulio appoggiava la fronte al legno ruvido, avvicinava l’occhio a una fessura e trascorreva il tempo della lezione a osservare Emma. Il gomito piantato sul banco, la mano a sorreggere il mento e le palpebre in guerra contro l’istinto di lasciarsi vincere dal sonno.

 

Il passato influisce sul presente, in una Milano della quale Giulio conosce la geometria rassicurante delle sue frequentazioni: il bar dove incontra con Carlo, accanto alla casa editrice, i giardini dove correva con Emma - la tennista - dopo le lezioni di psicologia del mercoledì, l'ospedale dove è nata la figlia, il locale dove, anni dopo avrebbe incontrato Emma, la moglie. Milano sarà anche il luogo delle folgorazioni: quando Emma busserà alla sua porta in un agosto bollente, quando la moglie Emma, in Piazza Duca D'Aosta gli rivelerà la verità.

 

E infine l'inizio di tutto: una piazza deserta di un paese ligure. La notte che incombe, il silenzio dei vicoli, lo sciabordio delle onde e un uomo, di fronte a una donna, che attende soltanto di cancellare quei tredici anni di silenzio e ricominciare tutto da capo.

 

lunedì 19 giugno 2023

Lontano dal mondo, al centro delle cose di Francesca Lancini 2 Tappa di blog tour

Buongiorno Amabili Lettori ! Oggi seconda tappa del blog tour dedicato al libro di Francesca Lancini edito La vita felice.



Seconda tappa: Presentazione dei personaggi e come si evolvono nel corso della storia.

 

Giulio, è uno scrittore di graphic novel con un passato nel mondo del tennis che ha segnato e plasmato la sua personalità. Figlio di una madre amorevole e un padre autoritario che sognava per lui una carriera da sportivo, è riuscito a trovare la propria strada grazie a un mentore: Carlo, il suo editore, che ha creduto in lui e sostituito una figura paterna negativa con una positiva, per poi, improvvisamente, scomparire nel nulla.

 

Ma questo è solo uno dei traumi di Giulio. Il suo viaggio è quello di un uomo che deve imparare a diventare il padre di se stesso. Oltre a essere un genitore, poiché con la moglie Emma, ha già una figlia. 

 

L'unico modo per misurare quanto si è diventati maturi, è analizzare le relazioni che ci circondano: Giulio è in bilico tra l'amore per la moglie e il sentimento che lo lega alla persona più importante della sua vita: l'altra Emma, la tennista che incontra, per caso, una sera di marzo in una piazza desolata di un paesino della Liguria.

 

Emma ed Emma diventano l'uno lo specchio dell'altra, il passato e il presente. Due donne diverse, ma che hanno la stessa matrice: sono profondamente egoiste con forti tratti narcisistici. Sarà la moglie a sottolinearlo: “Tu vuoi lei perché cerchi la sua approvazione, come facevi con tuo padre. Hai sempre fatto di tutto per impressionarla, mentre lei ti rifiutava e ti prendeva in giro. È il gioco che hai scelto.”

 

E il gioco che ha scelto Emma, l'altra protagonista di questo triangolo, è quello di lenire una ferita profonda attraverso l'incontro con Giulio. Anche Emma detesta il tennis, ma ne è rimasta imbrigliata, perché quella carriera era l'unica possibile per lei, per onorare il suo talento. E così, grazie alla scarsa autostima della quale è stata dotata, ha sempre ricercato nelle relazioni quella sicurezza che non ha avuto. Non solo, Emma conserva un segreto, un dolore profondo che, nel corso della narrazione, rivelerà a Giulio, ma soltanto per suscitare in lui il senso di colpa.

 

I protagonisti di questo romanzo sono invitati a comprendere che nelle relazioni non esistono colpe, ma responsabilità e scelte. Sono invitati a guardare l'altro per specchiarvisi all'interno e comprendere ciò che possono migliorare di loro stessi, invece di scaricare sul partner le proprie frustrazioni. Ogni personaggio è quindi lo specchio dei segreti dell'altro e la salvezza arriva solo se ognuno comprende ciò che può liberarlo dalle paure.

lunedì 12 giugno 2023

Lontano dal mondo, al centro delle cose di Francesca Lancini edito La Vita felice. 1 TAPPA BLOG TOUR

 

Prima Tappa: Presentazione del libro


 


Lontano dal mondo, al centro delle cose.

 

Marzo, una domenica sera. Nella libreria di un piccolo paese della Liguria, Giulio sta firmando le copie della sua ultima graphic novel e getta lo sguardo verso la porta d’ingresso. Emma lo sta osservando oltre il vetro. Ne è certo: è un’allucinazione. È da tredici anni che non vede quel volto, il volto della donna che più ha amato nella vita. Trae un sospiro ed esce nel buio di una piazza deserta.

 

Da quel momento, per l’intera notte, Giulio ed Emma, quasi quarantenni, ripercorrono ciò che per entrambi è stato il grande amore, inconsapevoli di essere legati da una dipendenza: quella di sostenersi a vicenda dopo l'esperienza traumatica che li accomuna. Perché Emma e Giulio hanno trascorso l’adolescenza nel mondo del tennis professionistico, in uno di quei centri di eccellenza che promettono di sfornare i campioni del futuro. Un inferno che ha distrutto le loro vite e deformato le loro personalità. Giulio è riuscito a ribellarsi al padre autoritario ed è diventato un autore di graphic novel. Emma, invece, è rimasta nell’ambito del tennis ed è diventata un’allenatrice. Quella notte segna un nuovo inizio per i protagonisti nel quale fare i conti con la realtà che si sono costruiti in quei tredici anni, tra desideri, ossessioni, aspettative, paure e, soprattutto, segreti mai rivelati.

 

La vita ci parla: ogni evento è un segnale che ci indica la strada. Se imbocchiamo quella sbagliata torniamo al punto di partenza, a commettere gli stessi errori, ad affrontare le medesime situazioni. Quello che siamo dipende da ciò che ci narriamo interiormente. E quasi sempre è una narrazione altrui: quella dei genitori, dei mentori, degli amici o dei nemici. Solo attraverso l’incontro d’amore con l’altro riusciamo a modificare quel racconto, ma come farlo diventare il nostro e non quello in cui siamo rimasti intrappolati? Come si vince questa partita?

Soltanto quando si è nel mondo senza essere del mondo. Quando si è al centro delle cose, perché si è al centro di se stessi. Giulio prova a giocare questo match, suddiviso in cinque capitoli. Cinque set dell’incontro sentimentale di un uomo in bilico tra favola e realtà.

 

Francesca Lancini

Ha praticato tennis a livello professionistico e lavorato come autrice e conduttrice televisiva. Per la Rai ha presentato i programmi Cool Tour (Rai 5), Top - Tutto quanto fa tendenza (Rai 1) ed è stata autrice di Dimmidite (condotto da Niccolò Agliardi, Rai 1). Per La7 ha condotto il programma Bianco e Nero con Luca Telese.

Ha collaborato come giornalista con 7, Amica, L’Officiel, Lampoon, Il Tennis Italiano e Runner's World. È stata docente di drammaturgia multimediale all’università NABA di Milano e ora vive a Roma, dove lavora come sceneggiatrice. Per la Rai ha scritto il docu-film Palma Bucarelli, la rivoluzionaria, per la regia di Elisa Amoruso e il documentario Chiedi chi era Giovanni Falcone per la regia di Gino Clemente. Ha pubblicato i romanzi Senza tacchi e Armi di famiglia, entrambi per Bompiani, e il racconto Cosmogonia all’interno della raccolta Il Dio scontroso (Palombi Editori). Nel maggio 2023, per La Vita Felice è uscito il suo terzo romanzo: Lontano dal mondo, al centro delle cose.

 

 

sabato 27 maggio 2023

“Cuore di Serpente” di Giovanni Montini Edito da Bertoni Editore.

“Cuore di Serpente” di Giovanni Montini Edito da Bertoni Editore.



.
In una calda e torrida estate di fine anni settanta, si intrecciano inesorabilmente i destini dei protagonisti, mettendo a nudo passioni e segreti mai svelati. Francesca Bacci, giornalista e suo marito Andrea, invitano nella loro villa, per un paio di settimane, Giulio Martinelli, uno scrittore in crisi che ha un compagno che non ama più, Alberto. A sconvolgere l’apparente equilibrio degli adulti, e a minarne la stabilità emotiva, sarà l’arrivo di Gabriele, figlio di primo letto di Andrea, che seduce Giulio, intrappolandolo in una ragnatela di erotismo e passione, conducendolo verso un gioco al massacro, fino all’inaspettato e sconvolgente finale. Ispirato a "La piscina" di Jaques Deray, il celebre film con Romy Schneider e Alain Delon, e alle atmosfere noir di Patricia Highsmith, il romanzo getta uno sguardo su quelle passioni torbide e inquiete che spingono gli umani negli abissi più profondi della perdizione.
..
Cuore di serpente è un libro che penetra lentamente nel cuore e nella psiche del lettore.
È un romanzo che si fa amare, proprio perché l'autore è riuscito a conquistare l' attenzione di chi legge, non solo grazie ad una trama ricca di colpi di scena e contenuti, ma soprattutto perché è riuscito a mettere nero su bianco le vicissitudini interiori, i tumulti d'animo di ogni singolo personaggio della storia. Giulio è un uomo dall'animo irrequieto, la sua mente è affollata da un via vai di pensieri. Quando un giorno, la sua amica Francesca, lo invita a trascorrere qualche giorno di vacanza nella sua casa al mare, per lui si apre uno spiraglio di speranza. Ma come spesso capita nella vita di tutti i giorni, Giulio non ha fatto i conti con il destino che ha più fantasia di lui...
Un romanzo enigmatico, poliedrico, scritto con una prosa fluida e calibrata ci accompagna nella vita di un uomo, sopraffatto dal cambiamento e da dissidi interiori. Ma Cuore di serpente non è solo questo, è anche un tuffo in un passato poco lontano, un passato chiamato anni 70, amato da molti e dimenticato, quasi, da nessuno...
 

lunedì 27 febbraio 2023

3 E ULTIMA TAPPA BLOG TOUR "Il potere della leggerezza" di Francesco Fabiano

Buon Pomeriggio amici lettori,

quest'oggi ultima tappa del blog tour organizzato per il libro di Francesco Fabiano edito Baldini+Castoldi.



LEGGEREZZA – IL SEGRETO PER RAGGIUNGERE L’EQUILIBRIO INTERIORE

 

Il filosofo latino Apuleio scriveva, già nel primo secolo dopo Cristo: “Per vivere, proprio come per nuotare, va meglio chi è più privo di pesi, perché anche nella tempesta della vita umana le cose leggere servono a sostenere, le cose pesanti a far affondare”. Abbiamo difficoltà talvolta a cercare e a concederci leggerezza perché spesso la viviamo come una colpa, come un modo di essere per cui possiamo venire giudicati negativamente, perché spesso si associa la leggerezza con la superficialità o con la mancanza di serietà o di responsabilità. Talvolta capita di giudicare chi vive con leggerezza, come un vero e proprio irresponsabile, come uno scriteriato, uno sciocco. In realtà, come scriveva Eraclito, tutto nella vita è armonia degli opposti e il divenire è unità tra spinte diverse e talvolta divergenti. Senza disciplina non si può godere appieno il piacere, senza regole la libertà diventa anarchia, nel dialogo dinamico tra limiti e risorse, tra il trattenere e il lascare andare, tra noi e il mondo, tra necessità e opportunità c’è tutto il senso del vivere. Così, se nella vita sono importante il sacrificio, la dedizione, la preparazione e la responsabilità, sono altrettanto importanti il sogno, il sorriso, l’immaginazione, la spontaneità. Imparare a diventare più leggeri significa connettersi con le energie “ascensionali” della vita, con il desiderio, l’immediatezza, lo stupore e persino la spiritualità. Occorre imparare ad armonizzare ciò che di pesante ci è utile, con la capacità di alleggerire i nostri pensieri e i nostri giorni e renderci quindi più semplici, più veloci nel decidere e nell’agire a incredibilmente più contenti perché in grado di apprezzare quel che abbiamo intorno e quel che abbiamo dentro di noi.   


martedì 21 febbraio 2023

2 TAPPA BLOG TOUR "Il potere della leggerezza. " di Francesco Fabiano.

Buongiorno lettori ! Oggi il blog partecipa alla seconda tappa del blog tour de...

Il potere della leggerezza. Semplificare la vita, vincere le paure, smettere di rimandare di FRANCESCO FABIANO edito Baldini+Castoldi.





LA LEGGEREZZA COME VIA PER SEMPLIFICARE LE VITA

 

In un mondo complesso, interconnesso e spesso iper-competitivo, diventa sempre più prezioso imparare a semplificare. Semplificare significa approdare il più velocemente possibile al nocciolo delle cose, a ciò che è centrale, fondamentale. Il miglior modo per semplificare è alimentare in noi la leggerezza, ovvero quella capacità di non sostare a lungo su pensieri, elucubrazioni, dubbi che ci appesantiscono il passo, ci rallentano il cammino e ci rendono complicata la vita. Ricercare la semplicità significa andare all’essenza delle cose, ovvero lasciar cadere tutto ciò che è superfluo, ridondante, fuorviante, disturbante oppure non strettamente necessario, per concentrarci solo su ciò che conta davvero. Lo scrittore Italo Calvino scriveva: “Per me la leggerezza si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso”. Nel senso che la leggerezza ci aiuta a “sfrondare” la nostra vita da tutto ciò che non è realmente necessario e ad alleggerirci quindi il carico ma anche consentirci di vedere meglio. Se restano poche cose davanti ai miei occhi avrò modo di vederle meglio, di metterle maggiormente a fuoco e quindi anche di raggiungerle più facilmente. Se ho troppe cose nel mio sguardo o nella mia mente, questo renderà tutto assolutamente più complicato da fare o da raggiungere. Spesso ci lamentiamo della “complessità” della vita, trascurando l’apporto che forniamo noi stessi, spesso inconsapevolmente, per farla diventare ancora più pesante. Per semplificare la nostra vita occorre incamminarsi in tre direzioni che partono tutte e tre dall’interno: la prima è quella di essere sinceri con noi stessi e con gli altri, capire cosa e chi realmente ci interessa, ci aiuta o è importante e cosa o chi non ci interessa, non ci aiuta e non è nemmeno importante. La seconda direzione è quella di non giudicare troppo. Il giudizio crea limiti, preclusioni, pregiudizi, complica le nostre relazioni e ci rende sempre più chiusi nelle nostre idee o convinzioni, difficili e complicati. La terza direzione è quella di smettere di rimandare. Perché tutto ciò che resta in sospeso è solo apparentemente accantonato, in realtà grava sempre di più nella nostra testa, appesantisce il nostro cammino e complica inesorabilmente, attraverso il senso di colpa e di inadeguatezza, il nostro incedere. 

 

 

Francesco Fabiano

lunedì 13 febbraio 2023

BLOG TOUR 1 TAPPA " IL POTERE DELLA LEGGEREZZA" di Francesco Fabiano edito Baldini+Castoldi.

Buongiorno Amabili Lettori ! Oggi il blog partecipa con gioia al blog tour organizzato da Matilde Bella per "IL POTERE DELLA LEGGEREZZA" DI FRANCESCO FABIANO edito Baldini+Castoldi.






IL POTERE DELLA LEGGEREZZA

 

Due sono le azioni necessarie per migliorare il nostro approccio complessivo alla vita: la prima è quella di togliere peso, la seconda è acquisire leggerezza. È un percorso di consapevolezza che va intrapreso seguendo questo specifico ordine, poiché è necessario dapprima spogliarsi dei pesi, dei pregiudizi, delle errate convinzioni o degli inevitabili abbagli, per poi avere lo spazio utile dentro di noi per cogliere e accogliere nuove cono- scenze, nuovi strumenti e nuove risorse di cui potersi avvalere. Per acquisire più leggerezza (da non confon- dere con la superficialità) dovremmo imparare (o re-imparare) a stupirci. Riuscire a vedere con occhi curiosi ciò che abbiamo intorno e ciò che abbiamo dentro. Oggi più che mai, c’è un grande bisogno di leggerezza. Ci ritroviamo spesso bloccati nell’incer- tezza e presi dalla paura di affrontare il futuro. La leggerezza è un dono, un’arte, ma anche una capacità che si può acquisire e allenare. Questo libro, attraverso la consapevolezza di quanto e quando siamo pesanti e di quanto tendiamo a lamentarci, a rimandare, a ingigantire i nostri problemi, ci aiuta a conoscerci meglio per dire dei «no» senza sentirci in colpa e dei «sì» senza avere paura di non essere all’altezza. Francesco Fabiano ci conduce in un percorso che mira ad accettare l’incertezza e ad accogliere il cambiamento per trovare vie d’uscita e vivere bene.

martedì 24 gennaio 2023

Chiedilo ai libri. Il benessere dalla biblioterapia di Dario Amadei – Elena Sbaraglia. Edito Castelvecchio

Chiedilo ai libri. Il benessere dalla biblioterapia di Dario Amadei – Elena Sbaraglia edito Castelvecchio.




.
Un libro non è mai solo un libro. Attraverso la lettura, possiamo riscoprire un tempo per noi, possiamo intraprendere un percorso di crescita interiore, possiamo imparare a decifrare e comunicare le nostre emozioni, che spesso restano sopite e confuse in un coacervo indistinto dentro di noi. Possiamo insomma costruire il nostro benessere, alimentandolo continuamente. Lo sanno bene Dario Amadei ed Elena Sbaraglia, che dell’antica arte terapeutica della biblioterapia si occupano da oltre un decennio e che in queste pagine ci accompagnano in un viaggio al fianco di Eleanor, Jonas, Emmeline, Cesare, Kemal, Charlotte e tanti altri personaggi letterari che, con le loro storie, sanno illuminare con sapienza le zone buie dell’animo umano e offrirci un approdo sicuro dove trovare ristoro. Perché «i libri vogliono curarci e prendersi cura di noi, che dobbiamo solo permetterglielo».
.
Dopo aver letto il mitico libro sul "topo" più amato del mondo, Amadei e Sbaraglia ci regalano un'altra opera degna di nota.
La lettura è tra le mie più grandi passioni. Un libro come ben sappiamo, non è solo un libro, è un amico, è conoscenza, è interpretazione espressa dei nostri più intimi pensieri ed emozioni. Così nasce la biblioterapia un metodo di terapia che ricorre alla lettura di libri. Il libro inizia con le origini e la spiegazione del concetto di biblioterapia, per poi proseguire un'accurata analisi sulle tipologie di intelligenza, da quella narrativa a quella naturalistica. Si affrontera' l'importanza della bibliolettura nel contesto scolastico, per poi concludere con l'importanza delle favole nella crescita e lo sviluppo dei bambini. Si parlerà di Basile e del suo importante contributo.
Chiedilo ai libri è una chicca di libro da non perdere, non solo per gli amanti della lettura, ma anche per chi vorrebbe sapere di più sul magico mondo dei libri !

MICKEY MAUSE La vera storia del Topo più famoso del mondo di Dario Amadei e Elena Sbaraglia edito Graphofeel. .

MICKEY MAUSE La vera storia del Topo più famoso del mondo di Dario Amadei e Elena Sbaraglia edito Graphofeel.



.
“La passeggera del battello è Minni e tutto il resto per Topolino non conta: non sono ancora fidanzati, ma lui già l’ama, perché l’ha amata appena è stata disegnata.”
.
TRAMA
La biografia romanzata di Mickey Mouse, dalla sua creazione nel 1928 ad opera di Walt Disney ad oggi. Le storie e l'evoluzione del personaggio chiamato a confrontarsi con grandi trasformazioni sociali, mode e il progresso tecnologico. L'ingresso di Topolino nel favoloso universo di Hollywood, i suoi viaggi in tutti i paesi del mondo, lo sviluppo della sua famiglia virtuale e quello di Topolinia. Con illustrazioni, schede di approfondimento, e molti dettagli sulla sua vita italiana.
.
In questo libro, gli autori Amadei e Sbaraglia ci parlano del Topo più famoso del mondo: Topolino.
.
Topolino da sempre ha rappresentato l'icona più amata da grandi e piccini. All'interno del libro, con meticolosità e dovizia di particolari, viene tracciato un excursus dalla sua nascita ai giorni nostri, toccando i punti salienti e distintivi di tutta la sua "carriera". Si parla dei membri della sua ''famiglia": Pippo, Pluto, Età Beta, della sua fidanzata Minnie, icona che ha influenzato mode e bambine di ogni parte del mondo. Molto bello il capitolo dedicato ad Oriana Fallaci. Si parla del fenomeno di Topolino, accompagnato alla sua evoluzione storica, alla sua metamorfosi fisica oltre che stilistica. Topolino nasce in un epoca di tabù e di diversi limiti, ed all'interno dell'opera vedremo come nel corso degli anni la sua icona si sia evoluta parallelamente all'evolversi della società. Topolino è ''l' amico" di tutti, sono sicura che nelle nostre case, ognuno di noi avrà almeno un oggetto o un giornalino che si ricolleghi a lui.
Questo libro è una vera chicca da non perdere, tutti gli amanti della famosa icona, dovrebbero possederne una copia. Un libro scritto molto bene, arricchito da qualche immagine, rappresenta un ottima idea regalo ! E voi amici lettori, amate Topolino ? Possedete qualche gadget ?