Buongiorno Lettori, oggi vi presento la terza ed ultima parte del libro che ci ha tenuto compagnia per tre settimane:
Dietro la porta chiusa di Colette Shammah
I luoghi
Ho scelto di non ambientare il romanzo in un luogo reale per non disperdere la focalizzazione sui personaggi che sono tutti “ senza radici”, eccetto Nino il garagista di Sogero. L’unica città esistente è Roma da dove partono sia Thoby che Greta. Lei va verso il Sud, lui va verso il Nord.
Il Sud nel romanzo rappresenta la parte femminile della conoscenza, il mare, il sole, la dimenticanza, i confini poco chiari che confondono le idee. I profumi che inebriano. Non a caso il commissariato è in un posto di mare, luogo proibito a Thöby perché gli ricorda la madre.
“Abbiamo fatto bene a lasciare Roma, sia io sia te. Io andando verso il mare e tu verso la montagna. Sogero deve essere un bel posto, immagino, e forse lì ti senti a tuo agio, lontano dai ricordi bui del passato” pensa Greta parlando con un Thöby immaginario
Il Nord nel romanzo è l’amicizia, il lavoro nel garage, la fedeltà di Nino e la sua famiglia. La tana.
Le crisi nervose di Thöby sono quietate dall’aria frizzante di Sogero, del Nord, del maschile che a lui manca come punto di riferimento. Alla fine del romanzo si sapranno tante cose.
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