giovedì 29 aprile 2021

La Boum di Matilde 2019 di Roberta Palladino edito Viola Editrice.

La Boum di Matilde 2019 di Roberta Palladino edito Viola Editrice.


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<< Mi dicevo di non voler leggere la sua agenda. Lo faceva mia madre con me, quando ero ragazzina, e la cosa non mi aveva mai entusiasmata. Mi ero sentita più volte soffocata, controllata e non rispettata. >>
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La Boum di Matilde e' il romanzo di esordio della giovane autrice Roberta Palladino.
Il suo è un romanzo fresco, giovane e pieno di amore e speranza verso il futuro.
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Se anche voi come me avete amato la serie TV Gray's anatomy allora è il libro che fa per voi !
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I protagonisti della storia sono Fabrizio e Matilde.
Lui è un medico affermato ma anche un grande adone, e vive da diverso tempo con la sua compagna Beatrice. Lei è una specializzanda in medicina generale di Torino, una ragazza timida e dolce.
Tutto inizia da una semplice frase di rito, come accadde spesso e volentieri in queste circostanze: ''Piacere Dottore Morelli" e '' Piacere Dottoressa Di Pietro'', tra i due scatta  quell' alchimia che li attrarrà in maniera inesorabile.
Tra i due si instaurerá un semplice rapporto professionale o scatterà qualcosa che andrà ben oltre ?
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La Boum di Matilde è un bel romanzo rosa, era da tanto che non leggevo un romanzo così carino e soprattutto ambientato nella  nostra bella Italia.
Ciò che mi ha colpito da subito nel libro sono state le descrizioni. L'autrice con dovizia di particolari, descrive ampiamente i protagonisti sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista fisico.
Il libro è scritto in maniera chiara e scorrevole, ed il punto di vista alternato dei due protagonisti ci permette di addentarci appieno nella loro psicologia e capire bene il loro punto di vista.
La trama risulta essere interessante, piacevole e non scontata, ne è piena dimostrazione il finale.
Al suo interno sono affrontate diverse tematiche come anche il rapporto con i genitori, il futuro e l'aspetto lavorativo. Tutti ingredienti che arricchiscono il romanzo rendendolo qualcosa di più di un semplice romanzo rosa. Consigliato a chi ha voglia di leggere un romanzo fresco e bello. ❤️

CHELA di Nicoletta Fiori edito Le Parche Edizioni.

 CHELA di Nicoletta Fiori edito Le Parche Edizioni.




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<<Da una parte e dall'altra. Perché un incontro, per giusto o sbagliato che sia, non può che arricchirci, anche solo inconsciamente.>>
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Il primo romanzo dell'autrice Nicoletta Fiori si apre con una bellissima prefazione scritta dall'editore Marco Bartiromo.
Chela è l'emblema di una donna tormentata da numerosi dissidi interiori. È giusto ricercare la propria normalità e felicità  o è giusto trovare un equilibrio tra cioè che noi vorremmo e quello che gli altri, invece, si aspetterebbe da noi ?
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Il romanzo si avvia fin da subito con una parte di storia molto incisiva. Siamo nel luglio del 1997 e, Chela ed il suo fidanzato storico Filippo, hanno avuto un grave incidente automobilistico. Cioè che emerge fin dai primi capitoli del romanzo, è il carattere ''pacato'' della protagonista. Una donna che pur di rendere felici le persone che le stanno accanto e a cui vuole bene è disposta a tutto. Persino a mettere da parte i propri gusti, pur di compiacere il proprio partner. Così Chela, finisce ad eclissare la propria personalità, il proprio ''Io", in virtù del prossimo.
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<< Nella vita ho sempre avuto una sola sicurezza alla quale aggrapparmi.
L 'incertezza.>>
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Particolarmente evidente  all'interno del libro, è il difficile rapporto con il padre. Si evince come questo rapporto, di chiusura e di scarsa comunicabilità abbia inciso sulla vita di Chela. Chela è una donna, a mio avviso, apparentemente fragile, perché con il tempo a seguito dei numerosi ostacoli che ha incontrato nella sua vita, ha saputo rialzarsi e affrontarli al meglio delle sue possibilità.
Chela è un romanzo introspettivo, che mette nero su bianco le paure, le sconfitte, le mancanze che una donna comune può incontrare lungo il percorso della propria vita.
Così, come Chela, molte donne si ritrovano ad amare il proprio partner in una maniera viscerale e spasmodica, riversando su di loro tutto l'amore che loro non hanno ricevuto o che vorrebbero ricevere.
La prosa dell'autrice è molto scorrevole e chiara, uno stile di scrittura molto pulito. La protagonista principale viene descritta con grande consapevolezza e magnanimità, ed è facile entrare in empatia con i suoi stati d'animo. Consiglio la lettura di Chela perché è un libro che affronta delle tematiche degne di essere attenzionate e per nulla scontate.

Come un'onda che si tuffa sullo scoglio di Giorgio Bernard edito Felici Editore.

Come un'onda che si tuffa sullo scoglio di Giorgio Bernard edito Felici Editore.



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Libro egregiamente curato anche dall'" Associazione Qulture "

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<<Debutto con la maglia del Bari e titoli di capocannoniere; poi la Lazio di Zeman, il Napoli ... E quindi l'inizio del declino, i primi acciacchi di una certa entità.>>
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Giorgio Bernard, sceneggiatore di fumetti e sistemi di gioco narrativi, esordisce come scrittore nel 2008, fino ad arrivare ad oggi con quest'opera che rappresenta il suo settimo romanzo.
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Come un'onda che si tuffa sullo scoglio è un' opera edita dalla casa editrice Felici Editore e appartiene alla collana ''AcquaRagia".
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Nel romanzo l'autore pone l'attenzione su uno degli sport più amati e che coinvolge gran parte degli sportivi: il calcio.
Al suo interno ricorrono grandi nomi in ambiti calcistico, nomi che hanno segnato un'epoca e che sicuramente i fedelissimi ricorderanno con grande affetto e stima. Tra i tanti nomi presenti all'interno del romanzo ricordiamo: Zoff, Gigi Riva, Sivori, Moggi, Donadoni, Chiellini, Herrera e Roberto Tancredi nonché portiere della Juventus negli anni settanta.
Proprio quest'ultimo sarà il protagonista e la voce narrante della storia.
A distanza di anni Tancredi è il barista di un bar, all'interno del quale, su una parete è affissa una bacheca, una bacheca che è molto di più di quello che può sembrare...su quella bacheca sono affissi i ricordi di una vita, gioie, dolori, sconfitte, vittorie, amici, compagni di squadra...gli anni più belli di una vita dedicata alla sua grande passione: il calcio.
Da qui prende avvio il racconto di una vita dedicata al calcio grande passione e poi divenuto lavoro. Il romanzo racconta non solo l'affermazione e il percorso di un professionista,ma anche la vita di un uomo e tutte le tappe e le varie staffette che lo hanno portato ad affermarsi nel suo ''campo" di appartenenza.
È un romanzo scritto in maniera scorrevole e chiara, i suoi protagonisti sono descritti abbastanza bene, ed altrettanto la trama risulta essere interessante soprattutto per gli amanti di tale sport. È un romanzo che consiglio di leggere agli sportivi, agli amanti del calcio in particolare, per ritornare a sentire l'ebbrezza e l'emozione del grande calcio Italiano !

Quarta tappa Blog Tour: RICORDAMI ! di Daniela Poggi edito La Vita Felice.

Oggi ultima tappa del Blog Tour: RICORDAMI ! di Daniela Poggi edito La Vita Felice.


Le prime ore della sera. Una stanza. Un letto sul quale è distesa una donna che, per anni, giorno dopo giorno, è scivolata nell'oblio dell'Alzheimer. Una poltrona dove siede la figlia, conscia che quella sarà la notte che libererà la madre dalla prigionia del corpo. La protagonista si mette a nudo senza timore del giudizio o della critica, in un flusso di parole che compongono un soliloquio. E un grido silenzioso che esplode senza remore, come una necessità di confermare la propria esistenza, là dove la malattia ne cancella ogni traccia. Prima che sia troppo tardi, tutto deve essere rivelato, detto, ricordato. Racconto di vita confermato da fotografie ingiallite che la figlia metterà nelle mani della madre, perché le porti con sé in quel viaggio estremo. Daniela Poggi si svela nella malinconia della maternità mancata, nel senso di abbandono provato in collegio, nella ricerca della felicità, sempre in fuga da se stessa e dagli altri, attraverso viaggi, vissuti in gioventù, a volte al limite dell'incoscienza. E di fronte all'asprezza del morbo della madre, della morte prematura del padre e della perdita dei figli, l'autrice mantiene una profonda consapevolezza delle scelte compiute come emblema del suo innato spirito libero. Piccoli incastri narrativi, ironici e lievi, compongono il puzzle di questo romanzo, che si conclude in una delicata scena di intima quotidianità. Di quella notte resteranno due madri e due figlie.

QUARTA TAPPA: TARGHET

In RICORDAMI! ogni lettore può trovare alcuni echi della propria esistenza nelle azioni o nelle intenzioni; ogni lettore può accompagnarmi nel labirinto dei miei giorni e delle mie notti sempre nella ricerca di quelle sensazioni che mi hanno aiutato a diventare chi sono oggi.

lunedì 26 aprile 2021

Blogtour di Stefano Brusadelli "La smemorata dei Parioli" edito Palombi Editore


Buongiorno Lettori, oggi terza tappa del Blog Tour organizzato per il libro di Stefano Brusadelli

"La smemorata dei Parioli" edito Palombi Editore.

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Spazzatura

I coniugi Sanfilippo, coppia della borghesia romana, non si amano più da molto

tempo. Entrambi ritengono di meritare una vita più agiata, e intraprendono relazioni

extraconiugali senza che l’al tro se ne curi. Ma nessuno dei due ha il coraggio di

prendere l’iniziativa della separazione, per paura di doverne pagare economicamente

le conseguenze.

Finché la signora Sanfilippo, con la complicità dell’amante del momento, decide di

rompere gli indugi organizzando una messa in scena che parte dalla falsificazione di

una lettera. Ma le cose andranno ben diversamente dalle attese, con buona pace delle

previsioni della signora e del suo amante.


Tartarughe rosse

Burocrate ministeriale angustiato dalla

consapevolezza di non avere ottenuto in

termini di carriera quel che ritiene di meritare, Gerolamo Bernabò è anche convinto

di avere il dono di saper “leggere le persone”. Per lui espressioni, posture, modi di

vestire, gesti, non hanno segreti: non serve p arlare con la gente, basta osservare con

attenzione.

A Natale Bernabò riceve in dono una cravatta con un disegno di tartarughe rosse, che

decide di riciclare per ingraziarsi l’alto dirigente dal quale si attende la sospirata

promozione. Con suo grande stu pore, egli vede poco tempo dopo la stessa cravatta

indossata dal collega che è stato promosso al suo posto.

Sulla scorta di tale osservazione, la mente di Bernabò entra in azione per escogitare

un piano delicato e complesso che dovrà finalmente condurlo a l successo.

Ma basteranno la logica e l’osservazione per districarsi nel groviglio delle relazioni

tra gli esseri umani ?


Il racconto numero venti

Dopo avere svuotato di carte e libri la casa di un avvocato defunto, un libraio

antiquario trova in una busta i testi di diciannove racconti, inediti.

Si riveleranno (soprattutto) una galleria di morti atroci, descritte nei particolari più

raccapriccianti. Inoltre come il figlio dello scomparso spiegherà imbarazzato al

libraio le vittime altri non son o che le persone che il padre ha meglio conosciuto

durante la sua esistenza.

Qualche tempo dopo il libraio scoprirà casualmente anche il ventesimo racconto. E

qui la sorpresa sarà ancora più forte.


Aria di primavera

Una strana coppia si trova al

parco di Colle Oppio, davanti al Colosseo. Ruggero ha

57 anni e fa l’avvocato. Anita ha 27 anni, è bielorussa ed è la badante della zia di

Ruggero, Ada, anziana e molto malata. Ormai rovinato dai suoi vizi e dalla sua

Ruggero, Ada, anziana e molto malata. Ormai rovinato dai suoi vizi e dalla sua pigrizia, Ruggero attende pigrizia, Ruggero attende –– per mantenper mantenere il suo tenore di vita ere il suo tenore di vita –– di ricevere una di ricevere una quota sostanziosa dell’eredità. Una liberalità che la stessa zia gli ha anni prima quota sostanziosa dell’eredità. Una liberalità che la stessa zia gli ha anni prima prospettato, anche per punire i figli che la trascurano.prospettato, anche per punire i figli che la trascurano.

Ma l’aggravarsi delle condizioni della donna le ha riavvicinato i fig

Ma l’aggravarsi delle condizioni della donna le ha riavvicinato i figli, e Ruggero li, e Ruggero inizia a temere una modifica del testamento. A questo punto, non gli resta che inizia a temere una modifica del testamento. A questo punto, non gli resta che proporre un patto alla badante...proporre un patto alla badante...


Dieci euro a parola

Amalia Moretti è un’insegnante di filosofia, vive sola, è in guerra col mondo e divora

Amalia Moretti è un’insegnante di filosofia, vive sola, è in guerra col mondo e divora ogni ogni giorno i quotidiani, traendone puntualmente nuovi argomenti per la sua rabbia. giorno i quotidiani, traendone puntualmente nuovi argomenti per la sua rabbia. In particolare detesta i necrologi, che considera costose esibizioni di potere, relazioni In particolare detesta i necrologi, che considera costose esibizioni di potere, relazioni e privilegi.e privilegi.

Un giorno, leggendo un necrologio per lei particolarmente irritante, Ama

Un giorno, leggendo un necrologio per lei particolarmente irritante, Amalia decide di lia decide di organizzare una clamorosa punizione postuma del potente defunto.organizzare una clamorosa punizione postuma del potente defunto.

Ma le cose non finiranno come aveva immaginato.

Ma le cose non finiranno come aveva immaginato.


“Deng“

I coniugi Franca e Carmine hanno invitato a cena un’altra coppia, ma intorno alla

I coniugi Franca e Carmine hanno invitato a cena un’altra coppia, ma intorno alla tavola grava una cappa di tensiontavola grava una cappa di tensione. Che cresce ogni volta che la garrula padrona di e. Che cresce ogni volta che la garrula padrona di casa fa urtare contro bicchieri, bottiglie e piatti il suo bracciale in oro con quattro casa fa urtare contro bicchieri, bottiglie e piatti il suo bracciale in oro con quattro medaglie, una per ogni membro della famiglia.medaglie, una per ogni membro della famiglia.

Gli ospiti, Umberto e Liliana, se ne vanno prima del previsto, furibon

Gli ospiti, Umberto e Liliana, se ne vanno prima del previsto, furibondi, e con le di, e con le lacrime agli occhi. Perché qualche tempo prima, in un incidente stradale…lacrime agli occhi. Perché qualche tempo prima, in un incidente stradale…

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La Ninfa dell’esedra

Don Settembrino, parroco a Genova, rientra a Roma, dove è nato e cresciuto, per

Don Settembrino, parroco a Genova, rientra a Roma, dove è nato e cresciuto, per festeggiare il sessantesimo compleanno della madre. Al suo arrivfesteggiare il sessantesimo compleanno della madre. Al suo arrivo nella Capitale non o nella Capitale non riesce a fare a meno di passare per piazza Esedra. E c’è un motivo. Fin da adolescente riesce a fare a meno di passare per piazza Esedra. E c’è un motivo. Fin da adolescente è stato turbato dalla sfacciata nudità delle quattro ninfe della fontana.è stato turbato dalla sfacciata nudità delle quattro ninfe della fontana.

Ora, pur essendo diventato un buon sacerdote, è ancora ossessionato dall’

Ora, pur essendo diventato un buon sacerdote, è ancora ossessionato dall’idea di idea di possedere finalmente una donna. Il suo soggiorno romano diventa un calvario di possedere finalmente una donna. Il suo soggiorno romano diventa un calvario di tentazioni, di decisioni prese, poi sconfessate e di nuovo riprese.tentazioni, di decisioni prese, poi sconfessate e di nuovo riprese.

giovedì 22 aprile 2021

TERZA TAPPA - Blog Tour " RICORDAMI !" di Daniela Poggi edito La Vita Felice.

TERZA TAPPA - Blog Tour " RICORDAMI !" di Daniela Poggi edito La Vita Felice.




22 aprile TERZA TAPPA: MOTIVAZIONE.

Scrivere per lasciare una traccia, perché altri possano ritrovarsi, possano confrontarsi e sentirsi meno soli. La scrittura è un viaggio nel profondo di se stessi, uno specchio che riflette ciò che sei ora e insieme ti rimanda al ricordo di un passato.
Cito dal libro: “penso che il passare del tempo e l’aggiungersi degli anni che graffiano la pelle lasciando segni indelebili, abbiano il senso di darti la possibilità di fermarti ogni tanto e tentare di ricomporre il puzzle della tua vita. Non so quanto può essere perfetto il mio puzzle, gli incastri non sono il mio forte e la pazienza non è mai stata una compagna di vita. Sarà un puzzle scomposto.” 
Credo che queste frasi tratte dal libro possano spiegare le motivazioni del mio libro: di fronte alla perdita della mamma lo smarrimento è totale. Ti senti come sradicata. Inoltre la malattia dell’Alzheimer riesce a cancellare la tua esistenza in quanto per la tua mamma tu non sei altro che una presenza senza identità.

martedì 20 aprile 2021

LA SMEMORATA DEI PARIOLI E ALTRI RACCONTI di Stefano Brusadelli edito Palombi Editori. Seconda tappa del Blog Tour !

 

LA SMEMORATA DEI PARIOLI E ALTRI RACCONTI di Stefano Brusadelli edito Palombi Editori.



               

APPROFONDIMENTI: PRIMI 7 RACCONTI

La smemorata dei Parioli
Un pigro ma ambizioso studente fuori corso, Paolo Dentici, costretto per mantenersi a lavorare come venditore a domicilio, fa visita ad una vedova benestante del quartiere romano dei Parioli, Nora Ferrari, e ne diventa l’amante.
Presto il giovane comprende che il comportamento della donna è segnato da una acuta smemoratezza.
Attratto dal mondo dei quartieri alti, nel quale ha sempre sognato di entrare, il 
giovane non dà troppo peso a questa caratteristica della sua nuova amante. 
Un giorno, minacciato dagli usurai per un debito di gioco, decide di farsi prestare 
dalla lei una somma di denaro abbastanza significativa. E a questo punto, iniziano i 
problemi, che si concluderanno nel più imprevedibile dei modi.


Il segreto del prete
La signora Trematerra invita Don Salvatore a cena ogni secondo giovedì del mese. Il 
prete – ora in pensione - è stato a lungo il parroco del quartiere. Lo scopo di questi 
inviti – sgraditissimi sia al marito che alla domestica – è quello di estorcere al 
commensale quello che appare un segreto di confessione, e che riguarda la reale 
paternità di un giovane notaio assai noto nell’ambiente borghese che fa capo alla 
parrocchia.
Il furbo prete, vorace e buongustaio, si mostra sempre sul punto di cedere, ma non cede mai. E il bello (per lui) è che lo stesso gioco, negli altri tre giovedì del mese, è messo in atto da altre tre dame.
Finché, un giorno, un funerale non farà precipitare la situazione, rivelando una realtà fino a quel momento difficilmente immaginabile.

Ragù alla napoletana
Alessandro Cicala è un ortopedico affermato. Pur detestando i suoi compagni di liceo, decide di partecipare alle cena organizzata in trattoria per i trent’anni dall’esame di maturità. Vuole prendersi la sua rivincita su di loro, ostentando il suo status di medico ricco e di successo, e in particolare contro colui che più di tutti lo ha vessato negli anni della scuola.
Le cose però non andranno come il professor Cicala aveva sperato, perché non è facile cancellare il passato.


Permalosità
Ettore è un giornalista in carriera. Ha l’abitudine di ritrovarsi spesso a cena con i 
colleghi Fabrizio e Adriano per finire, regolarmente, a discutere di giornali, e di 
politica. Una sera, usciti dal ristorante, i tre camminano affiancati proseguendo i discorsi iniziati a tavola quando l’apparizione di un’automobile lanciata a forte velocità li costringe e dividersi. Fabrizio e Adriano si ritrovano da un lato della strada, e continuano a parlare fittamente tra loro, mentre Ettore, resta isolato dall’altro. Ettore si considera offeso da una situazione che interpreta come segno di scarsa considerazione e rispetto nei suoi confronti.
Sarà l’inizio di un conflitto che avrà sviluppi disastrosi.



Lettere dall’aldilà
La signora Desideri, moglie di un ingegnere ricco e di pochi scrupoli appartenente ad 
una famiglia del cosiddetto “generone“romano, si vota all’esoterismo. Che è anche un modo per prendere le distanze dalla famiglia del consorte, che l’ha sempre rifiutata a causa delle sue origini popolari. Asserisce di coltivare, soprattutto, relazioni con le anime del Purgatorio.
Quando l’ingegnere muore, lasciandola con assai meno mezzi del previsto, inizia un 
colloquio con la Buonanima nel quale coinvolge la di lui famiglia. Che all’inizio 
dinanzi a quella che considera una stramberia sorride con aria di sufficienza; per poi, però impallidire…



Qualcuno su cui contare
Tullio M. e l’onorevole F.C. sono amici fin dai tempi della scuola. Tullio M. è in 
difficoltà economiche e non riesce a far carriera. L’onorevole – che nel periodo della scuola egli aiutò e protesse – gli appare come unica possibilità per raddrizzare la 
propria esistenza.
Chiede quindi un incontro al vecchio amico, e i due si vedono a pranzo. Ma a questo punto, la situazione si ribalta.



La borsa dello zio Augusto
Il nipote racconta la figura dello zio Augusto, impiegato in uno studio legale del quartiere Prati e in famiglia considerato uomo misterioso e in qualche modo 
importante.
Tale convinzione è rafforzata dalla sua borsa rigonfia dalla quale non si separa mai e che tiene chiusa a chiave.
Quando lo zio viene ricoverato in ospedale, il nipote non resiste alla curiosità e riesce 
ad aprire la famosa borsa. La sua sorpresa sarà enorme.




mercoledì 14 aprile 2021

Blog tour Ricordami: presentazione personaggi

 

Blog tour Ricordami! di Daniela Poggi 

 presentazione personaggi




MAMMA

La co/protagonista del libro. Ha vinto tanti premi per la sua bellezza, per la sua eleganza, per il suo sorriso. Era protagonista, una bellezza vera, poi nel tempo, è diventata spettatrice. Fiera nel suo sguardo, imponente nella sua eleganza. Severa, malinconica, dolce e fragile.


PAPA’’:
Il principe azzurro. A lui, Daniela Poggi, scriveva lettere d’amore quando era una ragazzina. Facevano a gara a raccogliere le pesche sull’albero al mattino. Un uomo dalla forte personalità che ha condizionato sempre la scelta dei suoi compagni. Morto troppo presto, non l’ha vissuto nella sua anzianità.

NUCCIA:
Amica con la quale Daniela è partita per il folle viaggio in Sud America. Abbigliamento doc (dal libro): “Coulotte di seta rosa con top uguale, camperos di Francois Villon. Saranno la mia coperta di linus, ovunque io, ovunque loro. Nuccia coulotte verde acqua e top uguale, camperos di un’altra marca, non ricordo. Una bionda, lunghi capelli, magra, alta, pelle chiara. L’altra viso e capelli alla Jane Fonda, alta magra, pelle olivastra. Posso dirti che eravamo due sventole italiane in Colombia all’avventura.”

ROBERTO:
Primo amore adolescenziale con il quale Daniela si è poi fidanzata.
“Per lui mi sono ubriacata quell’estate del ‘66. Non ti ho mai detto la verità, mi vergognavo. Una sbornia schifosa, vino rosso e birra. Ho vomitato come un’ossessa, dopo. Ma prima ho perso i sensi e mi sono ritrovata a casa da te senza che me ne accorgessi. Non ricordo chi erano gli amici che mi hanno salvata. Alla festa di Lucilla. Lui era fidanzato e non mi guardava mai. Io ero pazza di lui da quando avevo 9 anni, dei suoi occhi verdi e di quel sorriso dolcissimo. Volevo mi invitasse a ballare. Lo volevo solo per me. Ormai ero grande, i miei favolosi 13 anni esplodevano, ero una signorina. Ho fatto di tutto per farmi notare quella sera”

(Estratto da libro)

ROBERTO AMORE COLOMBIANO:
”Incrocio i suoi occhi, belli come quelli di Gesù di Nazareth, capelli un po’ lunghi morbidi, nero castano, il suo sorriso mi penetra ovunque, la sua voce mi chiede come mi chiamo e la saliva mi manca, la lingua resta appiccicata al palato, sono emozionata all’ennesima potenza.”

(Estratto dal libro)

LUIS IL PAZZO DI SANTA MARTA:
“Il figlio di Miguel, Luis, era riuscito a contenersi ma con l’arrivo della mezzanotte eccolo uscire nella sua vera identità, cappello texano in testa, lunghi capelli castano chiaro e una cicatrice sulla guancia destra, in mano un fucile, inizia a sparare come un ossesso in alto, in largo e in lungo, probabilmente sotto effetto di qualcosa che si era preso. Tutti scappiamo, terrorizzati, nelle varie direzioni, ci nascondiamo sotto i tavoli, corriamo giù in spiaggia, qualcuno si butta in mare, tra urla e risate idiote, temo il peggio ancora una volta. Luis urla al mondo che mi ama e mi vuole. Aiuto è pazzo, per favore calmatelo, toglietegli il fucile dalle mani, questo ci spara senza neppure accorgersi di averlo fatto.”

(Estratto dal libro)  

PRODUTTORE:
”Un giorno sono andata da un produttore famoso che doveva iniziare un film. Mi sono presentata tutta vestita di nero: gonna a pieghe lunga fino alle caviglie, ballerine ai piedi, maglioncino nero collo alto, capelli tirati indietro con la coda di cavallo, occhialetti rotondi da vista, totalmente struccata.

– Voglio dimostrare ciò che so fare, recitare, commuovere, far ridere, non voglio fare solo la bella attrice o meglio il bel corpo- sproloquiai.
-Scusi ma lei è bellissima perché vuole distruggersi? mi faccia vedere il suo book fotografico- mi rispose lui seraficamente.
-Lei ha una grande fortuna, è bella, con un corpo fantastico, è una ragazza intelligente, quello che ha fatto ha già dimostrato che è anche brava, deve solo perseverare, lottare e studiare, stia tranquilla che riuscirà ad imporsi come vuole lei – concluse e mi congedò affettuosamente”.

(Estratto dal libro)
Grazie a lui, Daniela, ha capito che l’una non esclude l’altra.

lunedì 12 aprile 2021

Cover Reveal - LA SMEMORATA DEI PARIOLI E ALTRI RACCONTI di Stefano Brusadelli edito Palombi Editori.


Oggi il Blog partecipa al Cover Reveal - LA SMEMORATA DEI PARIOLI E ALTRI RACCONTI  di Stefano Brusadelli edito Palombi Editori.


TRAMA

Dame più furbe di coloro che vorrebbero circuirle. Preti che barattano segreti di confessione con pranzi prelibati. Carriere ministeriali andate in fumo per colpa di una cravatta. Buonanime che tornano a parlare ai vivi solo per far staccare sostanziosi assegni a chi non ne ha alcuna voglia. 

Quattordici storie nere per raccontare la lotta per la vita sulla sfondo della “buona società“ di Roma. Un mondo dove la ferocia della lotta per la vita non è diversa da quella della borgata, anche se si manifesta in modo più paludato, meno cruento.

Vicende raccontate con lo stile asciutto di chi non vuole giudicare, ma è consapevole che le miserie degli esseri umani sono le stesse sotto ogni cielo. Sotto quello romano, semmai, hanno solo imparato a mascherarsi meglio. 

Storie sempre amare, anche se in alcuni casi capaci di strappare un sorriso, che si svolgono sullo sfondo dei cosiddetti “quartieri borghesi“ della città:  quelli più tradizionali, come Prati, Parioli, Camilluccia, e quelli di nuovo insediamento come Monte Sacro.

Passano in rassegna retroscena privati, dettagli imbarazzanti, piccole malefatte. E’ il “dietro le quinte” di un mondo costantemente assillato da un’esigenza di rispettabilità, e di benessere, in realtà sempre meno reali. 

Sessantasette anni dopo  i Racconti romani di Alberto Moravia, un altro ritratto della borghesia romana; che allora andava compiendo la sua parabola di ascesa, sia dal punto di vista economico che da quello sociale, mentre oggi appare in forte ripiegamento come del resto tutta la città.

 

L’autore, Stefano Brusadelli, (Roma, 1955) è alla sua quarta prova narrativa,  dopo un lungo percorso nel giornalismo (tra gli altri, “Il Mondo“, “Panorama“ e “Il Sole 24 ore“).

Ha esordito nel 2010 con una raccolta di racconti, “Piccole Atrocità“ (Vallecchi). Sono seguiti due romanzi: “I Santi pericolosi“ (Mondadori), uscito nel 2013, con il quale ha vinto il Premio Crovi riservato al miglior esordio nel genere noir, e “Gli Amici del Venerdì“ (Mondadori), pubblicato nel , 2017. Nel 2015 ha pubblicato con l’editore Palombi “Le Ali di carta“, in cui sono raccolte e ampliate cinquanta conversazioni con altrettanti italiani eccellenti che parlano del libro che ha cambiato la loro vita.

La casa editrice Palombi, fondata nel 1914, è la più antica casa editrice romana ed è specializzata in testi che, a vario titolo, trattano della realtà della Capitale.

 

 

 

 


giovedì 8 aprile 2021

RICORDAMI ! di Daniela Poggi Edizioni La vita Felice.

Buongiorno Lettori, oggi il blog partecipa al Blog Tour e al Cover Reveal di un nuovo libro:

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RICORDAMI ! di Daniela Poggi Edizioni La vita Felice.

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PRESENTAZIONE DELL’OPERA E DELL’AUTRICE

 Sinossi

Le prime ore della sera. Una stanza. Un letto sul quale è distesa una donna che, per anni, giorno dopo giorno, è scivolata nell’oblio dell’Alzheimer. Una poltrona dove siede la figlia, perfettamente conscia che quella sarà la notte che libererà la madre dalla prigionia del corpo. L’autrice si mette a nudo senza timore del giudizio o della critica in un flusso di parole che compongono un soliloquio. È un urlo silenzioso che esplode senza remore, come una necessità di confermare la propria esistenza, là dove la malattia ne cancella ogni traccia. Il tempo scorre lentamente, segnato dai rumori dell’esterno e dalla danza della fiammella di una candela: prima che sia troppo tardi tutto deve essere detto, ricordato, rivelato.

Daniela Poggi si svela nella malinconia di una maternità mancata, nel senso dell’abbandono vissuto nei collegi, nella ricerca di una felicità sempre in fuga da se stessa e dagli altri attraverso viaggi, vissuti in gioventù, a volte al limite dell’incoscienza. Racconti di vita confermati da fotografie ingiallite che la figlia metterà nelle sue mani perché le porti con sé in quel viaggio estremo. E di fronte all’asprezza del morbo della madre, della morte prematura del padre e della perdita dei figli, l’autrice mantiene una profonda consapevolezza delle scelte compiute come emblema del suo innato spirito libero. Piccoli giochi narrativi ironici e divertenti compongono il puzzle del racconto per concludersi in una scena di vita quotidiana, mentre la madre esala l’ultimo respiro.

 

Biografia:

Daniela Poggi è uno dei personaggi più eclettici del mondo artistico italiano. Attrice di cinema, teatro e televisione. Molti i ruoli che ha interpretato, dalla commedia brillante a quelli più drammatici. In ogni interpretazione una nuova sfumatura della sua personalità.

Esordisce giovanissima in una pièce teatrale in lingua francese Andromaca di Racine. Da quel momento capirà il significato dello stare sul palcoscenico entrando nella vita di altri.

 Al Festival di Sanremo del 1977 è tra le “ballerine bazarette” dei Mattia Bazar. 

Debutta nel ’78 nella commedia teatrale con Walter Chiari . È stata protagonista teatrale con Gino Bramieri, Mario Scarpetta,Johnny Dorelli, Arnoldo Foà, Gianfranco Iannuzzo,Gabriele Lavia e molti altri. Al cinema affronta ruoli brillanti e drammatici con registi del calibro di Pasquale Festa Campanile, Sergio Corbucci, Giovanni Veronesi,Philippe Monnier, Ettore Scola, Claude Chabrol. 

Nel 2017 è protagonista del film di Ciro Formisano “L’Esodo” per il quale vince numerosi premi tra cui il Globo d’oro della stampa estera. 

In televisione è protagonista di numerose serie televisive tra cui Incantesimo, Vento di ponente, Capri, Il commissario Vivaldi e molte altre.

Conduce con grande successo per quattro stagioni il programma "Chi l’ha visto” .

Regista e autrice di due cortometraggi: “Viaggio d’amore” in concorso al festival di Venezia  nel ’97 e “ Non si paga social theatre” girato in Mozambico.

Nel maggio del 2001 viene nominata ambasciatrice dell'UNICEF e, come tale, ha partecipato ad alcune missioni per aiutare i bambini in Africa. L'impegno dovuto all'intensa attività professionale non le ha impedito di sviluppare una grande sensibilità umana e sociale.

Autrice e interprete di monologhi teatrale che affrontano sia il tema dell’emigrazione che il valore della vita animale. Nasce così “Anima Animale” sull’esistenza dell’anima degli animali.

 Dimostra tutta la sua forza d'animo nell'affrontare la complessa malattia della madre affetta da Alzheimer, accompagnandola con grande dedizione fino alla sua fine. Colpita profondamente da questa esperienza, contribuisce a far conoscere meglio questa patologia scrivendo un recital teatrale “ Io, madre di mia madre”.

Tematica affrontata anche nel libro di prossima pubblicazione, "Ricordami!" edito da La Vita Felice.

mercoledì 7 aprile 2021

"Come un'onda che si tuffa sullo scoglio" di Giorgio Bernard edito Felici Editore.

Oggi ultima tappa del Blog Tour per l'opera  "Come un'onda che si tuffa sullo scoglio"  di Giorgio Bernard edito Felici Editore. 



Motivazione dell’opera:

Erano almeno cinque anni che desideravo scrivere un romanzo ambientato nel mondo nel calcio: non il classico panegirico di un celebrato campione, un testo infarcito di aneddoti di dubbio interesse, quanto piuttosto un romanzo vero e proprio, in cui il ritmo della narrazione avesse la cadenza frenetica delle telecronache e la voce assordante delle curve di uno stadio; ma che comunque riuscisse a restare romanzo, dall’inizio alla fine, come è riuscito a fare (tanto per fare un esempio) Enrico Brizzi con “L’inattesa piega degli eventi”, novel distopica, ambientata in una linea temporale alternativa, ma che risulta intrisa dell’odore dei campi di calcio e degli spogliatoi, dei suoni e delle voci di una partita di pallone.

L’occasione si è presentata sul finire del 2017, quando il figlio di Roberto Tancredi mi ha rivolto una domanda che era buffa per davvero: “Quanti soldi chiederesti per scrivere la storia di mio padre?” Nell’udire la mia risposta, “Per poterla raccontare sarei disposto a pagare io”, sulle prime sembrava incredulo, come se non riuscisse a prendermi sul serio.

Ho avuto il mio bel da fare per riuscire spiegargli le motivazioni che mi muovevano, ma soprattutto per fargli intendere cos’era che desideravo scrivere e cosa, soprattutto, non sarei mai riuscito a fare. “Sono un romanziere,” dissi, “e riesco a scrivere solo romanzi. Per cui dimenticati che possa scrivere una biografia. Ma soprattutto metti in conto che ho intenzione di giocare coi personaggi, mettendoli in scena e piegandoli un poco alle esigenze della trama, non importa se hanno nomi e cognomi, tratti somatici e caratteriali che corrispondono a quelli di persone vere, realmente esistenti o esistite.”

Roberto Tancredi ha capito al volo a quale gioco intendevo giocare, e al gioco si è concesso, sempre più convinto e coinvolto con l’avanzare dei capitoli, provando lui per primo, io credo, un autentico, fanciullesco divertimento. E così, fin da subito, ha accettato di mettersi in gioco, di mettersi al servizio del nostro progetto: quello di scrivere una storia che poco aveva a che fare con la celebrazione o l’epica calcistica, quanto piuttosto il desiderio di narrare la vicenda di un personaggio in cui ogni lettore avrebbe potuto riconoscersi, un uomo normale, alle prese ogni giorno con leggende dello sport e con una macchina spietata, quella del calcio professionistico, più grande di lui e di chiunque altro. Soprattutto una persona con il suo carico di fragilità e di dubbi, primo fra tutti quello che scaturisce dalla madre di tutte le domande: “Sono bravo davvero? Oppure non lo sono e non lo sono mai stato? Può essere stato tutto soltanto un equivoco? Qualcuno finirà per accorgersene?”

Questo è in buona sostanza il filo conduttore che accompagna il protagonista e il lettore nel corso di venti partite e ventidue capitoli, di oltre cinquant’anni di storia italiana; in perfetta, desolante solitudine, come si addice all’ingrato ruolo del portiere, inseguendo col fiato corto una palla che rotola, correndo felice, frenetico oppure disperato, appresso alla vita.