Estratto seconda tappa:
Quando mi immergevo nella scrittura, sapevo che il silenzio si rivelava più eloquente di qualunque parola; inoltre, anche la Creazione per opera di Dio era avvenuta nel silenzio più totale, un silenzio simile a quello che lacerava i miei sensi incantati, generando dentro di me una musica cosmica, che solo il silenzio era in
grado di suonare. Alla fine fui soddisfatta di aver instaurato un rapporto amichevole con la lingua, convincendola ad affidarsi a me e, visto che aveva accettato la mia amicizia, ora era disposta a prendere la forma dei miei pensieri e sentimenti.
Dopo un lungo travagliato viaggio nello spazio intergalattico tentando di sciogliere l’enigma della vita e della creazione, ero approdata a una lingua nuova. Ecco cosa rappresentava per me scrivere: esporre i fatti della vita secondo una visione salvifica.
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