Il partigiano della breakdance. Dalla Russia ad Amici, dalle strade ai grandi palchi di Roman Froz.
Mi hanno sempre detto che non ce l'avrei fatta e che non sarei arrivato da nessuna parte; "E' passata di moda", "si ballava negli anni '80" mi dicevano. La breakdance non prometteva niente di buono, ma io mi ero ormai totalmente innamorato di questa danza. Da allora sono passati 25 anni, la breakdance oggi è alle oliompiadi, nei teatri, nelle accademia di danza, in tv e nella vita di tanti giovani sparsi in tutto il mondo. Con due campionati italiani e un europeo vinto alle spalle, ho realizzato il sogno della mia vita contro ogni pronostico. E' stato un percorso lungo e molto difficile, e quello che si vede è solo il risultato, un po' come essere in cima alla montagna osservata dalla folla che non vede invece il lato che hai scalato. Ho sempre voluto ispirare gli altri a fare qualcosa di grandioso e vivere per grandi scopi, per questo ho deciso di raccontato quanto mi ci è voluto a scalare quella montagna e a che prezzo. "Il partigiano della breakdance" è un libro che puo' dare uno sguardo diverso sul significato della parola "Educazione" e cosa sia davvero il sacrificio. Un libro che puo' accendere il fuoco che avete dentro.
La libertà che tanto ho sognato, le regole che tanto avevo disprezzato, ora tutto era realtà. A 16 anni i miei genitori si trasferirono a Milano e mi hanno lasciato da solo per finire gli studi. Da solo nel pieno della mia adolescenza, nel pieno della mia avventura nella breakdance. Festini, alcolici, ragazze e tanto altro girava per casa in quel periodo. Non c'erano piu ostacoli, barriere, nè limiti. Finalmente potevo fare tutto quello che volevo senza nessuno che mi dicesse cosa fare. Dopo non molto tempo mi sono reso conto che questo stile di vita non mi rispecchia, e soprattutto non mi avvicina ai miei sogni. Non sono motivato ad allenarmi, gli stupefacenti agiscono negativamente facendomi perdere la tonicità fisica. Dopo non molto tempo riscopro con mio grande stupore che è proprio in quelle regole che ero veramente libero, che ero me stesso. Questa è la mia avventura, l'avventura del "Partigiano della Breakdance".