martedì 29 aprile 2025

LAUDA & FERRARI Campioni del mondo di Luca Dal Monte edito Giunti 2 Tappa del Blog Tour

LAUDA & FERRARI Campioni del mondo di Luca Dal Monte edito Giunti.









Seconda tappa

La stagione 1975 è una delle più avvincenti nei 75 anni da quando esiste la Formula 1 (1950). A posteriori oggi la si pensa dominata da Niki Lauda e dalla sua Ferrari 312 T. In realtà, nonostante le 5 vittorie di Lauda e quella del compagno di squadra Clay Regazzoni nel Gran Premio d’Italia a Monza, fu una stagione con molti protagonisti, diversi vincitori di gran premio e vari pretendenti al titolo. Il dominio di Lauda si delinea tra la fine della primavera e la prima parte di estate, quando Niki vince quattro gare su cinque e fugge in classifica. Ma nei gran premi disputati tra gennaio e marzo nell’estate australe (Argentina, Brasile e Sudafrica), Niki e la Ferrari sono in difficoltà e i candidati al titolo sono altri: il campione in carica, il brasiliano Emerson Fittipaldi (all’epoca il più giovane campione del mondo nella storia della Formula 1); e l’argentino Carlos Reutemann. Nonostante le quattro vittorie nella prima parte dell’estate, Lauda rimane comunque a portata di mano dei suoi avversari sino a due gare dalla fine della stagione, quando si laurea campione del mondo a Monza in un’apoteosi di tifo ferrarista. Ma al di là del titolo di Lauda, la stagione 1975 vive altri momenti di grande pathos, come la prima vittoria dell’inglese James Hunt al volante di una macchina di un piccolo team di proprietà di un giovane Lord inglese (Hesketh); la prima vittoria di un pilota italiano da nove anni a quella parte (Vittorio Brambilla nel Gran Premio d’Austria); i primi punti mondiali conquistati da una donna in Formula 1 (Lella Lombardi, GP di Spagna). La stagione 1975 peraltro non è priva di drammi, come era comune all’epoca: il pilota americano Mark Donohue muore nel corso delle prove del GP d’Austria; due spettatori perdono la vita nel corso del GP di Spagna, un GP di Spagna in cui la Guardia Civil, agli ordini del dittatore Francisco Franco, minaccia di confiscare le monoposto e di arrestare piloti e dirigenti, tra cui Luca di Montezemolo, all’epoca direttore sportivo della Ferrari.

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