lunedì 10 novembre 2025

Estinzione di Francesco Mazza edito La Nave di Teseo Terza tappa del blog tour




3. IL PROTAGONISTA, SILVIO: ALLEGORIA DI UNA CIVILTA’ IMPRODUTTIVA

Il terzo nucleo tematico di Estinzione è il lavoro. 

Silvio lavora in un’agenzia di comunicazione: produce report, slide, riunioni, parole che non generano nulla di reale. È la caricatura perfetta di un’intera società che non produce beni ma simulacri, non cose ma segni. L’economia post-terziaria è il contesto in cui il protagonista si consuma: un lavoro senza utilità, che esiste solo per tenere in piedi il gioco.


Qui il romanzo trova la sua forza satirica: colleghi ridotti a cliché (la collega sempre a dieta, il creativo col cappello, il capo che cita slogan motivazionali). Non è solo caricatura: è la rappresentazione fedele di una realtà in cui l’ufficio è teatro, la produttività è finzione, e l’unico vero ruolo del dipendente è consumare il salario. Marx aveva parlato di plusvalore; oggi siamo oltre: il lavoro è puro teatro di sopravvivenza, una messinscena necessaria a mantenere in moto l’apparato.


Silvio è sterile biologicamente (lo scopre attraverso uno spermiogramma), ma anche socialmente: non genera nulla, né figli né opere. È il simbolo di una civiltà che ha smarrito la capacità di creare, capace, non a caso, di produrre solo nostalgia. Non è un fallimento individuale, è il destino di tutti. L’ufficio open space, con i suoi rituali inutili, diventa l’allegoria di un mondo che si finge produttivo mentre in realtà consuma se stesso.


Questo tema dialoga con gli altri due: il tradimento e gli ordigni. Se la coppia è sterile, se la tecnologia è sterile, anche il lavoro lo è. Tutto converge verso l’estinzione: personale, affettiva, collettiva. Silvio diventa così il testimone di un’epoca che non crede più nel futuro, ma solo nella sopravvivenza quotidiana. 

È un personaggio tragico e comico insieme, un moderno Zeno che resiste solo continuando a registrare la propria inutilità.


giovedì 6 novembre 2025

Così amano le donne. Un caso per la commissaria Lara Alfieri, tra passioni e segreti” – romanzo di Laura Serena 2 Tappa per BLOGTOUR

 


Così amano le donne. Un caso per la commissaria Lara Alfieri, tra passioni e segreti” – romanzo di Laura Serena

Ottobre 2025

TEMATICA 2 per BLOGTOUR

 

L’amore sano contrapposto all’amore tossico.

Nel romanzo prende forma una contrapposizione potente e significativa tra due modelli di relazione di coppia: da un lato l’amore sano e rispettoso che lega la commissaria Lara Alfieri al suo compagno Marco; dall’altro, il legame tormentato e distruttivo tra Monica e Francesco, un uomo egoista e manipolatore, che poi si rivelerà per quello che realmente è: un narcisista patologico.

Marco incarna la figura di un partner presente, empatico, capace di ascoltare e di sostenere Lara nei suoi momenti di fragilità, senza mai cercare di dominarla o sminuirla. Il suo amore si manifesta attraverso gesti concreti, rispetto dei tempi e degli spazi dell’altro, e una comunicazione aperta e sincera. Lara trova in Marco un alleato, non un antagonista. La loro relazione è fondata sulla fiducia reciproca, sulla condivisione e sulla capacità di affrontare insieme le sfide, senza perdere la propria individualità.

Al contrario, Monica vive un rapporto logorante con Francesco, un uomo manipolatore, egocentrico, incapace di provare empatia. Francesco esercita un controllo sottile ma costante, alternando momenti di apparente dolcezza a fasi di freddezza e distacco emotivo. La sua presenza nella vita di Monica non è fonte di stabilità, ma di confusione, insicurezza e dolore. Monica si ritrova spesso a dubitare di sé stessa, a giustificare comportamenti ingiustificabili, a vivere in uno stato di perenne allerta emotiva. La sua autostima si sgretola lentamente, vittima di un amore che non nutre, ma consuma.

Questa differenza si riflette anche negli stati d’animo delle due protagoniste: Lara, pur vivendo momenti di dubbio e di fragilità, conserva una base emotiva solida, alimentata da un amore che la sostiene. Monica, invece, appare sempre più smarrita, intrappolata in una spirale di sofferenza che la isola e la indebolisce. Ma proprio in questo contesto, emerge un altro tema centrale del romanzo: il valore dell’amicizia femminile.

Lara, Alice e Sara si stringono attorno a Monica con affetto sincero, offrendole ascolto, comprensione e supporto. La loro presenza diventa un faro nella tempesta, un rifugio emotivo in cui Monica può finalmente sentirsi accolta senza giudizio. Questa rete di affetti autentici non solo le permette di riconoscere la natura tossica della sua relazione, ma le dà anche la forza per iniziare un percorso di consapevolezza e rinascita.

Il romanzo, dunque, non si limita a raccontare due storie d’amore, ma esplora in profondità le dinamiche psicologiche che le sottendono, mostrando quanto sia importante saper distinguere tra ciò che ci fa crescere e ciò che ci ferisce, tra chi ci ama davvero e chi ci usa per colmare i propri vuoti.

domenica 2 novembre 2025

Estinzione di Francesco Mazza edito La Nave di Teseo Seconda tappa del blog tour




2. GLI “ORDIGNI” E LA SOCIETA’ DESTINATA ALL’ESTINZIONE

Il secondo grande tema di Estinzione riguarda gli ordigni: smartphone, social media, tecnologia. Oggetti apparentemente innocui che diventano, nella narrazione, strumenti di omologazione e pefino di morte. Silvio li osserva con lo stesso sospetto con cui Svevo guardava la sigaretta: un vizio universale che promette piacere ma prepara la catastrofe.


Il romanzo riprende e rilancia il paradosso di Fermi: se l’universo è pieno di civiltà, perché siamo soli? La risposta che affascina Silvio è che tutte le civiltà, arrivate a un certo livello tecnologico, si sono estinte. Non per guerre atomiche, ma per un logoramento interno: l’eccesso di progresso elimina il libero arbitrio, sostituisce il pensiero con algoritmi, spegne il desiderio. In altre parole, ci si spegne di noia. È un’estinzione non esplosiva ma entropica, lenta, silenziosa, perfettamente in linea con la nostra epoca iperconnessa.


Gli smartphone nel romanzo sono descritti come ordigni perché hanno la potenza distruttiva delle armi ma la subdola forma dell’accessorio quotidiano. Non esplodono, ma anestetizzano. Non uccidono, ma rendono sterile. L’individuo cessa di scegliere, di desiderare, di rischiare. Tutto si appiattisce nella ripetizione: selfie, post, like. È la catena di montaggio applicata all’anima.


In questo senso Estinzione non è solo un romanzo privato, ma un romanzo politico. Denuncia la dipendenza digitale come nuova forma di alienazione, più radicale di quella marxiana, perché non produce più nemmeno conflitto. Non c’è padrone e non c’è schiavo, c’è solo un flusso continuo di contenuti che ci consuma dall’interno. 

L’estinzione non è più un rischio remoto: è già in atto, ogni volta che scrolliamo lo schermo.


giovedì 30 ottobre 2025

Così amano le donne. Un caso per la commissaria Lara Alfieri, tra passioni e segreti” – romanzo di Laura Serena PRIMA TAPPA DEL BLOG TOUR

 

Così amano le donne. Un caso per la commissaria Lara Alfieri, tra passioni e segreti” – romanzo di Laura Serena



 

Il personaggio della Commissaria Lara Alfieri: come si evolve

Lara Alfieri è una commissaria di polizia. Ha 35 anni e da due vive una relazione stabile e appagante con Marco, 36 anni, manager ambizioso e in piena ascesa professionale. Lara vive in centro a Milano, a pochi passi dal commissariato, immersa in quell’atmosfera metropolitana che riflette perfettamente il suo stile di vita dinamico, ma anche sofisticato.

Nel lavoro, Lara è una professionista determinata: metodica, lucida e analitica, dotata di un acume investigativo che le permette di cogliere anche le sfumature. La sua fermezza e la capacità di agire con prontezza anche sotto pressione, le permettono di mantenere il sangue freddo anche nelle situazioni più difficili e pericolose. Lavora con una squadra affiatata, tutta al maschile, che la stima e la rispetta.

Non si lascia intimidire da criminali spietati né dalle situazioni ad alto rischio: affronta ogni caso con una calma strategica e una determinazione incrollabile, guidata da una mente razionale.

Nel corso del romanzo, Lara si troverà a fronteggiare individui privi di scrupoli, immersa in indagini complesse e pericolose. La sua tenacia e la capacità di mantenere il controllo emotivo saranno fondamentali per portare avanti l’inchiesta sulla misteriosa morte del professor Righetti, stimato docente dell’Università Statale di Milano. Ma accanto alla poliziotta risoluta, emerge anche la donna, con le sue fragilità e insicurezze. Nel privato, Lara mostra un volto più umano e vulnerabile. Con Marco, l’uomo che ama, non riesce sempre a mantenere quella freddezza analitica che la caratterizza sul lavoro. I momenti di tensione nella relazione la mettono a nudo, rivelando insicurezze e timori che molte donne possono riconoscere come propri. È in questi frangenti che Lara si interroga su sé stessa, sul significato dell’amore, sulla paura di perdere ciò che ha costruito. L’imminente trasferimento di Marco a Londra per una prestigiosa promozione la costringe a fare i conti con le proprie emozioni e con il senso di instabilità che ne deriva.

Lara è una donna completa, che incarna la complessità dell’essere femminile: forte e autorevole nel lavoro, sensibile e autentica nella vita privata. Ama la moda, le scarpe con i tacchi, le serate nei locali milanesi con le sue amiche fidate, Alice, Monica e Sara, che rappresentano un punto fermo nella sua esistenza. Ha una vita sociale vivace, fatta di confidenze, risate e momenti di condivisione che le permettono di ricaricarsi e ritrovare sé stessa.

Nel romanzo, il lettore seguirà Lara non solo nella sua indagine, ma anche nel suo percorso interiore. Fondamentale sarà il sostegno delle sue amiche del cuore, in particolare di Alice, ma anche della saggia Iride, l’anziana vicina di casa, che con la sua esperienza e la sua dolcezza aiuterà Lara a guardarsi in profondità.  Sarà un viaggio tra le ombre del giallo e quelle dell’anima, tra la ricerca della verità e quella di un equilibrio personale, fino a  trovare la forza per scegliere il proprio destino.

 

lunedì 27 ottobre 2025

Estinzione di Francesco Mazza edito La nave di Teseo Blog Tour 1 Tappa

 

 Estinzione di Francesco Mazza edito La nave di Teseo Blog Tour  1 Tappa



1.  TRADIMENTO E LUSSURIA DEL DOLORE

Al centro di Estinzione si trova un paradosso sentimentale: il tradimento come detonatore di piacere. Silvio, il protagonista, scopre che la sua compagna Alisia lo tradisce con un altro. Invece di troncare, la scoperta lo spinge a un’esperienza erotica e mentale più intensa. È qui che nasce il concetto di “lussuria del dolore”, una categoria forse inedita nella letteratura italiana: il piacere che nasce non dal possesso, ma dalla perdita.


Il dolore inflitto da Alisia diventa la condizione necessaria per l’orgasmo del protagonista. Senza il pensiero del tradimento, Silvio non riesce più a eccitarsi; con quel pensiero, l’orgasmo è immediato. È una perversione consapevole, che non si limita a descrivere la gelosia, ma la rovescia. Una condizione estrema, ma riconoscibile: chiunque abbia sperimentato l’amore tossico conosce l’ambiguità tra attrazione e repulsione, piacere e distruzione.

La “lussuria del dolore” è anche un dispositivo narrativo: permette di tenere insieme l’ossessione privata e la riflessione universale. Silvio non è semplicemente un uomo tradito, è un uomo che ha bisogno della ferita per sentirsi vivo. È l’opposto della psicologia consolatoria della nostra epoca, quella che predica la resilienza, la guarigione, il “volersi bene”. Qui, invece, il male diventa risorsa, quasi un’estetica. In questo senso, il romanzo dialoga con autori come Houellebecq o Bataille, ma lo fa con una voce italiana, ironica, sporca, capace di trasformare l’osceno in saggio e il saggio in pornografia.

Il tradimento, insomma, non è solo un fatto di trama, ma il cuore tematico del libro. Rivela la dipendenza affettiva, il cortocircuito tra piacere e dolore, la fragilità di un uomo che cerca il sublime nella rovina. È un tema che scandalizza e insieme affascina: perché nessuno può dirsi del tutto estraneo alla vertigine di amare ciò che ci distrugge.

lunedì 13 ottobre 2025

La poesia è cyberpunk di Stefania Lucchetti edito Albatros Seconda tappa del blog tour

 La poesia è cyberpunk di Stefania Lucchetti edito Albatros   



In questo mondo di dati, di informazioni, di tempo che scivola via non abbiamo più il tempo di fermarci a pensare. La poesia costringe a fermarsi, per un tempo breve, e riflettere. Quella riflessione concisa, di impatto, porta poi a mantenere un pensiero e un’idea nel corso della giornata.

È per questo che in un mondo dove si legge sempre meno, le informazioni scorrono incessantemente (tema a cui ho dedicato molti pensieri ed un saggio – The Principle of Relevance, pubblicato a Hong Kong nel 2010), lasciando sempre meno tempo per riflettere, la poesia può diventare un rifugio di umanità.  La poesia offre un’occasione, breve come il tempo a disposizione, di pensiero profondo condensato, una piccola dosa di filosofia e meditazione, capace di interrompere e hackerare il flusso di informazioni e dati infiniti e spesso superficiali del nostro quotidiano. 

In La poesia è cyberpunk spero di offrire non solo parole, ma anche momenti di pensiero, chiavi di lettura per un universo emotivo complesso. Laddove ogni sentimento, anche i più intensi e apparentemente scomposti, hanno un posto e una voce diventando parte dell’essere, del fluire, del divenire, con la speranza di toccare corde segrete e risvegliare sentimenti nuovi, nel tempo breve di cui ciascuno dispone.


 

martedì 7 ottobre 2025

Le sarte della Villarey di Elena Pigozzi edito Mondadori. Terza tappa del blog tour

Le sarte della Villarey di Elena Pigozzi edito Mondadori.




Terza tappa:

Uno dei tratti fondamentali del romanzo è la sua ricostruzione storica rigorosa, necessaria per far emergere la figura di Alda e delle altre anconetane nella loro verità storica restituendo alla loro vicenda quell’eroismo e quel valore che un elemento d’invenzione avrebbe sminuito. Il risultato è che le figure realmente esistite spiccano per la loro umanità e si impastano con naturalezza ad alcuni personaggi d’invenzione (Milo, Laura, Pietro), in un contesto storico preciso, non “ispirato a fatti realmente accaduti” e poi adattati a quello che Manzoni definiva come “romanzesco”.