Faccio cose vedo gente Zeno Maria Pareli edito Paesi Edizioni 2 Tappa del blog tour
Faccio cose vedo gente Zeno Maria Pareli edito Paesi Edizioni
Il rebus irrisolto dell’etica
Per
raccontare e dipanare la matassa del rapporto tra lobbying ed etica, bisogna
scomodare Dio e la barzelletta che si racconta su nostro Signore e i lobbisti.
Un lobbista
riesce a organizzare un incontro con Dio. Risultato memorabile. Tronfio e
smargiasso, si prepara per il meeting curando tutti i dettagli.
Al cospetto
dell’Altissimo, con riverenza, esordisce: “Nostro Signore, so che hai
pochissimo tempo e che sei super-impegnato. Voglio solo rivolgerti
sommessamente tre domande”.
“Va bene.
Dimmi pure figliolo…”
“Ma noi
lobbisti saremo mai accettati dalla classe politica?”
“Sì, ma non
durante la tua carriera.”
‘Fiuuuu, la
prima è andata’ pensa il lobbista.
“Ma noi
lobbisti saremo mai apprezzati dai media?” prosegue.
“Certamente”
risponde Dio, “ma non durante la tua carriera.”
“E ora la
terza e ultima” conclude l’uomo. “L’attività lobbistica sarà mai considerata
una professione etica?”
Dio riflette
qualche secondo e poi fa lapidario: “Sì, ma non durante la mia carriera”».
Ecco la
storiella rappresenta bene le difficoltà di dipanare luoghi comuni e cliché sul
modello comportamentale dei lobbisti; si arriva a sostenere apoditticamente che
questa professione sia una professione a-etica e a-morale per definizione.
In realtà, non è così. Come gli avvocati, i notai, i commercialisti, gli
ingegneri, gli architetti, ci sono professionisti seri e altri meno. Chi
rispetta le regole, non solo del codice penale, ma di codici di condotta e del
buon senso comune. E chi, impenitente, viola ogni legge e norme. Certo, chi ha
a che fare quotidianamente con scelte politiche e pubbliche, con impatto su
business e risorse finanziarie, deve essere molto più attento e scrupoloso del
consueto. Deve quotidianamente confrontarsi e lavorare in team aiuta nel
gestire situazione complesse nonché spesso delicate.
La killer app sono i “contenuti”: il lobbista che propone soluzioni e
risposte sulla base di contenuti (e non maneggia solo con l’agenda e le
“amicizie sottobracciste”) è sulla buona strada e non rischia di incappare in
traffici di influenze illecite e quant’altro.
Per il resto,
ci vorrà tempo e …magari una legge sul lobbying.
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