“Macchie di caffè sui miei libri” è una raccolta
che parla delle imperfezioni della vita e delle soglie da varcare per essere
trasformati da quelle esperienze. Le macchie di caffè rappresentano tracce
imperfette ma autentiche, simboli dei segni che la vita lascia nel suo
percorso. Le poesie incluse nella raccolta sono un dialogo intimo con se
stessi, che offre voce a pensieri e sentimenti spesso nascosti tra le pieghe
della quotidianità.
L’ispirazione nasce dall’osservazione: pensieri, emozioni,
comportamenti, cambiamenti. La letteratura, la mitologia, la filosofia e
l’arte creano un sottofondo costante, una scenografia, ma spesso sono le
piccole cose a innescare in me ispirazione per una nuova poesia: una
conversazione, un dettaglio nella prospettiva, un angolo nascosto del pensiero.
Credo che la poesia sia presente in ogni piega della
quotidianità, basta avere il coraggio di guardare ogni situazione con occhi
nuovi. Questo è dovuto al fatto che, come scrivo nell’introduzione del libro, le emozioni
e le storie umane sono complesse e non sempre
si con concludono con un
lieto fine o una morale rassicurante. La vita si dispiega con la sua parte di dolori, trasformazione, creatività e nuovi inizi – spesso in un labirinto di difficoltà
personali affrontate in privato. L’alchimia e la crescita personale non sono
sempre accompagnate da magia o illuminazione improvvisa; spesso si sviluppano
attraverso strati di fatica accumulata nel tempo. È solo guardandosi indietro
che il percorso mostra la sua luce,
e non necessariamente tutto sembra più facile.
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