BLOG TOUR “LETTINI” - Prima tappa: presentazione dell'autore e dell'opera: Dunque, chi sono… domanda molto difficile, non trovate? Costringe a spulciare tra le parole, le poche, si suppone le più significative, per dire chi siamo. Anche questa domanda mi porta direttamente ai “lettini”! Vivo e lavoro in una città complessa e meravigliosa, Milano, a cui mi sento di appartenere a tratti. Tratti molto spessi, in verità. La parola, in tutte le sue forme, è il mio rifugio, forse anche la mia salvezza. I “lettini” sono piccole storie minime urgenti, sedute di racconti liberatori, malcelati pretesti che riscattano le storie popolari della mia famiglia. Un aneddoto, sempre minimo. Gli operai che stavano lavorando per portare nuove fognature, dopo lunghi armeggiamenti hanno spodestato l’asfalto e sotto ci hanno trovato un bello strato di sassi multicolori, grezzi, di varie dimensioni. E sorpresa, sono gli stessi sassi che coprono parte del giardino di casa da quando è stata costruita, più di cinquant’anni fa. Gli operai si sono gentilmente prestati a coprire le parti di giardino svuotate dai sassi, grazie al provvidenziale e inaspettato raccolto degli scavi. Pensavo che è questa la stessa cosa che succede a noi: grattiamo un po’ in superficie e salta fuori memoria, passato che ci riporta all’oggi, che risponde a domande, cura, spiega, consola, stravolge… memoria che può fare. Ecco, sono una che ha il pallino della memoria e punto.
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