La Prima volta in cui sono morta è il romanzo d'esordio dell'autrice Marta Minotti. È un libro thriller/giallo, e vi assicuro che appena inizierete a leggerlo non riuscirete più a distaccarvi dalle pagine, e vorrete leggerlo subito per scoprire i misteri celati dietro all' estremo gesto.
Il romanzo si apre con la protagonista della storia, Silvia che viene trovata dal marito Paolo appesa al lampadario della loro Camera da letto, fortunatamente non è morta e viene trasportata d' urgenza in ospedale. Al suo risveglio, la donna non ricorderà nulla di quanto ha commesso, tanto più si troverà stranita quando le diranno il perché si ritroverà in quelle condizioni. Silvia, rimasta vittima di un ictus ischemico ha perso l'uso momentaneo della parola e del movimento, ma con grande forza d'animo e coraggio si sottoporrà a tutte le cure e le terapie del caso, per ritornare a stare bene e a riprendere in mano la sua vita, questo grazie anche all'amore di alcuni membri della sua famiglia. È un romanzo che affronta temi molto forti e delicati, come: il suicidio, la malattia, ma anche il coraggio e il forrte senso di giustizia che va di pari passo con il riscatto personale. La trama é originale, misteriosa, avvincente e ricca di suspense. All' interno della storia vengono disseminati gradualmente piccoli indizi che ci accompagnano a capire e a svelare il fitto intreccio. I personaggi sono ben strutturati, soprattutto a livello psicologico, sia i principali che i secondari, essendo scritto in prima persona é automatico immedesimarsi con il vissuto e le emozioni di chi le vive. È una storia ben sviluppata, con adeguati colpi di scena vi assicuro che non ne mancheranno, tradimenti, intrighi e ricca di phatos. Mi è piaciuto il legame che intercorre tra la protagonista e il padre, e con la dolcissima figlia Marianna. È un romanzo che se vogliamo possiamo dire cammina su un doppio binario, ovvero tra passato e presente per poi confluire nella risoluzione di ogni singolo aspetto.
È un bel thriller/giallo che consiglio vivamente a tutti gli amanti del genere.
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