Buon Pomeriggio Lettori, proseguo il blog tour del libro di Veronica Tomassini.
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oggi la terza tappa è dedicata alle AMBIENTAZIONI:
Il romanzo è ambientato in una retrovia fatta di
giardini pubblici, vagoni morti, e un solo andito borghese (mica poi tanto),
ovvero la casa della creaturina e del professore. Ovviamente, riferisco di una
sottoumanità, per me fulgida, un universo accecante di un recondito misticismo.
Eppure apparentemente il paesaggio è squallido, laconico, una pozzanghera che
riflette volti grevi e stralunati. Sembrano ratti di un tombino.
Come può non inerpicarsi il paesaggio e i suoi
dimoranti nell’identico piano sequenza? I luoghi sono i suoi dimoranti.
Il mondo perbene e giusto ignora il gretto
avamposto, è sotterraneo, invisibile. Restituisce piuttosto l’ottusità
borghese, la consuetudine ottusa degli altri.
Gli altri: il personaggio narrante ha in odio quel
che vi compete.
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