martedì 24 marzo 2020

Un'estate a tre cilindri di Michele Sgamma


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Un'estate a tre cilindri di Michele Sgamma edito Mnamon Edizioni.

Ho avuto il piacere di conoscere Michele, già come autore di libri horror ne ha scritti ben tre, uno più bello dell'altro (Sulla mia pagina, vi basterà scorrere la galleria per vedere le relative recensioni).

In questo suo libro pubblicato nel Dicembre del 2018, l'autore da sempre amante delle moto, ci racconta la sua esperienza, durante un viaggio in Corsica fatto con la sua "Inglesina", una Triumph Street Triple R 675. Un bellissimo romanzo che in questi giorni particolarmente difficili, mi ha permesso di viaggiare con la fantasia e farmi fare anche qualche sana risata.
É un romanzo poliedrico, al suo interno possiamo trovare tanti piccoli aspetti, che riguardano diversi generi, l'autore non ci ha fatto mancare proprio nulla, perché ha riportato al suo interno momenti di goliardia, speranza, giallo, azione, amore, suspense e qualche venatura horror, per poi concludere con un epilogo ricco di speranza e grande consapevolezza.
Personalmente non sono mai stata in Corsica, la bravura dell' autore nel saper descrivere il suo iter di viaggio, i luoghi che ha visitato e le particolarità che ha vissuto, mi hanno fatto vivere in qualche modo anche a me questo viaggio, in questa bellissima isola che è la Corsica. La scrittura dell'autore é semplice, lineare e scorrevole. La trama è bella, fresca ed interessante, riesce a coinvolgere anche chi non è appassionato di moto, e farlo sentire parte integrante di un gruppo. Il protagonista è ben caratterizzato, soprattutto a livello emozionale, l'autore descrive bene le sensazioni che prova, i suoi dubbi ed incertezze, le gioie e le rocambolesche avventure che vive durante il suo percorso, ma anche i numerosi "personaggi" che avrà modo di incontrare lungo il cammino. Luoghi e ambientazioni sono descritti abbastanza bene. É un romanzo bello, fresco, rilassante, e piacevole da leggere. L'Epilogo mi ha emozionato moltissimo. Vi lascio con una citazione toccante del libro, che dopo averlo letto apprezzerete ancora di più: "Ce grand malheur, de ne pouvoir etre soul" (Questa grande disgrazia di non poter star soli).
Bravo Michele, 5 stelline piene !

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